Il delitto di santa maria del molise

Omicidio di Natale, il gip decide dopo una lunga camera di consiglio: Irma Forte non va in carcere

Irma Forte non andrà in carcere e resta agli arresti domiciliari a Santa Maria del Molise. Lo ha stabilito questa sera Michaela Sapio, il giudice per le indagini preliminari, che ha valutato oltre alla confessione della signora il contesto e l’assenza di pericolo di fuga, inquinamento delle prove e reiterazione del reato.

La camera di consiglio al termine della quale il gip ha convalidato arresto e misura cautelare emessa dalla Procura di Isernia il 24 dicembre scorso è durata oltre sei ore, a dimostrazione che la decisione è stata a lungo meditata. I legali difensori hanno atteso fino alle 20 circa, quando il magistrato si è pronunciato con un verdetto auspicato oltre che dalla difesa dell’indagata, che al termine dell’interrogatorio di garanzia ha evidenziato la collaborazione della signora Forte con gli inquirenti e l’ammissione di responsabilità.

Ieri davanti al pm la 66enne arrestata per omicidio volontario si era avvalsa della facoltà di non rispondere, mentre oggi ha confessato l’accaduto e riferito anche dettagli importanti sull’oggetto usato per colpire alla testa il marito Carlo Giancola al culmine di un litigio e dopo svariati anni di vessazioni.

Soddisfatti gli avvocati Demetrio Rivellino e Giuseppe De Rubertis. La conferma dei domiciliari al posto del carcere, quasi automatico per un reato di questa gravità, “non era affatto una decisione scontata“.

L’abitazione di via XXV settembre a Santa Maria del Molise dove si sono svolti i fatti resta sotto sequestro. L’autopsia sulla salma di Carlo Giancola, 71 anni, si svolgerà tra giovedì e venerdì contestualmente a una nuova fase di accertamenti irripetibili.

La 66enne ammette di aver ucciso il marito. “Litigi continui, ma ho rovinato i miei figli”

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