Toma possibilista

Mastella all’Unimol: “Autonomia differenziata azzererà il Molise, facciamo la provincia sannita”

Lo scorso settembre un dossier della Camera aveva ripreso la questione del cosiddetto “regionalismo differenziato” facendo il punto della situazione. L’articolo 116, terzo comma della Costituzione – si legge sul documento – prevede la possibilità di attribuire forme e condizioni particolari di autonomia alle Regioni a statuto ordinario (cosidetto “regionalismo differenziato” o “regionalismo asimmetrico” in quanto consente ad alcune Regioni di dotarsi di poteri diversi dalle altre), ferme restando le particolari forme di cui godono le Regioni a statuto speciale.

Quattro i settori interessati: scuola, sanità, ambiente e lavoro. Alle Regioni virtuose sarà consentito di ottenere un aumento delle somme destinate alle prestazione. Si ipotizza di prevedere un monitoraggio ogni tre anni. Non verrà erogato un solo euro in più: tanto lo Stato spende, tanto lo Stato darà.

L’autonomia differenziata (o regionalismo differenziato) non piace a molti sindaci. Soprattutto del Sud a fronte di un divario col Nord palese e storico. Non piace neanche a Clemente Mastella già ministro e sindaco di Benevento, che – intervenuto all’evento organizzato all’Unimol in occasione dell’inaugurazione della sede dell’Ordine dei Giornalisti del Molise – sul tema è tornato. Con toni forti e preoccupati. Nel suo saluto non ha potuto evitare un passaggio su questo aspetto “che è preoccupante” ha detto.  A maggior ragione se è vero come è vero che l’argomento, al momento, pare sia solo una questione fra Stato e Regioni. Invece  – secondo Mastella – i Comuni non possono essere lasciati fuori da trattative cosi importanti sulle quali è improntata la crescita e lo sviluppo del Sud. “Anzi, più forte è la nostra presenza, assieme alle regioni del Sud e più si ha possibilità di mandare gambe all’aria questa disinvolta e nociva, per noi, architettura costituzionale”.

Allora eccolo che lancia l’assist al governatore del Molise, seduto al tavolo dei relatori per gli interventi previsti in aula: “Pensiamo al progetto della provincia Sannita. Perché il Molise o si aggancia all’Abruzzo oppure, insieme, con noi possiamo studiare un’alternativa che ci permetta di avere voce in capitolo. Altrimenti il Molise più di altri rischia di essere azzerato. E badate bene – ha continuato Mastella – provincia sannita non significa ‘Benevento capitale’ come ho sentito dire da più parti, è giusto invece che la provincia resti a Campobasso. E soprattutto, non pensate alla provincia di Benevento quale quella sotto l’egemonia di Napoli perché a Napoli la nostra fetta di territorio non interessa”. Quindi l’invito a Toma a pensare sul da farsi e lo stesso Toma a cui il giornalista Cosimo Santimone ha ceduto la parola subito dopo e che all’onorevole Clemente Mastella ha replicato: “Accarezziamo il progetto”.

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