Giunta regionale

L’assessore Cotugno si dimette. Una strategia per poter votare il bilancio paralizzato

Vincenzo Cotugno ha rassegnato le dimissioni dalla Giunta questa mattina per poter, nel ruolo di semplice consigliere regionale, consentire al bilancio fermo in commissione di proseguire l'iter. "Un altissimo senso di responsabilità da parte di un mio assessore", il commento del presidente Donato Toma che domattina, sulla situazione politica in Regione, terrà una conferenza stampa

Il vicepresidente della Giunta regionale del Molise nonchè Assessore Vincenzo Cotugno ha rassegnato oggi, 23 dicembre, le sue dimissioni dalla Giunta. Si tratta di una sorta di escamotage per far andare avanti l’iter di approvazione – fermo in prima Commissione – il bilancio.

Una situazione venutasi a creare perchè il consigliere Gianluca Cefaratti, evidentemente in rotta col Governatore, non si sta presentando in Commissione paralizzando dunque l’approvazione che dovrà essere fatta entro il 31 dicembre per evitare il cosiddetto ‘esercizio provvisorio’. Così, da semplice consigliere regionale, Cotugno potrà votare il bilancio subentrando in Commissione appunto a Cefaratti che lo aveva sostituito nel momento in cui era entrato in Giunta.

Parla di “altissimo senso di responsabilità da parte di un mio assessore” il Presidente Toma, interpellato da Primonumero in relazione alle dimissioni dell’assessore al Turismo e alla Cultura.

Intanto è stata convocata per domattina, 24 dicembre, una conferenza stampa del Presidente della Giunta Toma.

La notizia delle dimissioni di facciata di Cotugno ha immediatamente generato reazioni politiche: “Siamo alle comiche ormai, Cotugno si dimette da assessore regionale giusto il tempo per approvare il bilancio in prima commissione consiliare, per poi essere rinominato assessore. Siamo di fronte all’ennesimo fallimento del governo regionale, a questo punto credo che farebbe bene il Presidente Toma a rassegnare le dimissioni e dare la parola ai molisani” così il segretario regionale di Art 1, Francesco Totaro.

 

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