I dati

Meno Pos e più contanti ma i bancomat sono sempre meno: Molise ultimo per presenza di banche

La scelta del Governo di sfavorire i pagamenti elettronici costringerà a ritirare denaro contante ma per i molisani è sempre più difficile: il 37% vive in comuni senza un solo sportello

Il Molise è la regione che in percentuale ha il più alto numero di cittadini che vivono in comuni senza banche, più di uno su tre. I dati sono riportati dall’analisi della Fabi, la Federazione autonoma bancari italiani che ha analizzato la tendenza sempre più evidente alla scomparsa di filiali bancarie soprattutto nei piccoli centri.

Una tendenza ormai decennale che nel nostro Molise è evidenziata dalla crescente scomparsa di istituti di credito e soprattutto di sportelli bancomat dove poter prelevare denaro contante. Una questione che finora è passata quasi inosservata ma comincia a essere sempre più rilevante considerando anche le scelte del governo Meloni che sembra voler tendere a sfavorire i pagamenti elettronici optando per un minimo (prima si parlava di 60, ora si è scesi a 30 euro) per i pagamenti che si possono effettuare con il Pos nei negozi che giocoforza incentiverà l’uso dei contanti.

Per questa ragione diventerà sempre più necessario per i cittadini prelevare denaro cash ma in assenza di sportelli bancomat tutto questo sarà decisamente più difficile. Secondo i dati Fabi il 7% della popolazione italiana vive in territori dove non ci sono più agenzie bancarie. Se il record appartiene al Piemonte per numero di comuni non coperti da filiali bancarie, il Molise è al primo posto in Italia per percentuale di cittadini che vive in comuni non coperti.

I dati si riferiscono al 2021, anno nel quale in Molise sono stati rilevati 108 comuni senza banche sul totale di 136. Ancora più nello specifico i residenti in comuni senza banche erano 108.313 sui 290.769 molisani per una percentuale del 37,3%. Appena dietro al Molise c’è la regione più piccola d’Italia, vale a dire la Valle d’Aosta con il 33,4%, mentre al terzo posto la Calabria con il 28,8%.

Enorme il divario fra queste regioni e quelle più coperte da istituti di credito, come ad esempio l’Emilia-Romagna e la Toscana dove il disagio riguarda meno del 2% dei residenti. In tutta Italia dal 2012 al 2021 si è registrato un decremento del 35,4% di banche aperte, un calo del 34,16% di agenzie e una diminuzione del 14,47% dei dipendenti delle filiali.

Tantissimi molisani lo sanno bene visto che ormai da tempo sono costretti a spostarsi dal loro paese di residenza a uno limitrofo semplicemente per poter avere qualche banconota nel portafogli, anche se in molti casi a sopperire c’è l’ufficio postale o il Postamat.

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