Politica sanitaria

Fondi sanità, approvato l’accordo sul riparto: più soldi alle Regioni popolose

Al Molise spetteranno 601 milioni sul totale di 125,9 miliardi. Il presidente Donato Toma ha presieduto la Conferenza delle Regioni che ha approvato l'intesa anche sui finanziamenti del Pnrr da destinare all'assistenza domiciliare. Il governatore ha incontrato anche il ministro Fitto a cui ha ribadito la necessità di coprire i 41 milioni di debiti

Ammonta complessivamente a 125,9 miliardi il Fondo per la sanità su cui Governo e Regioni hanno trovato l’accordo. L’ultimo passaggio era previsto in Conferenza delle Regioni dove il riparto è stato approvato ieri (21 dicembre): nell’ambito della suddivisione dei finanziamenti che saranno erogati per la sanità regionale, sono stati approvati i nuovi criteri per il 2023 in cui viene previsto che il 98,5% delle risorse sia ripartito in base alla popolazione. Un criterio – quest’ultimo – che potrebbe penalizzare una regione come il Molise che conta meno di 300mila abitanti.

Invece lo 0,75% dei fondi sarà ripartito in base al tasso di mortalità degli under 75 e un altro 0,75% in base a indicatori socio economici come povertà e scolarizzazione e disoccupazione.

Come riporta la Conferenza delle Regioni, complessivamente il Fondo per la sanità ammonta a 125, 9 miliardi: 119.724,16 milioni di euro per il finanziamento indistinto; 3.953,61 milioni di euro per il finanziamento vincolato in favore delle Regioni e delle Province autonome; 59,99 milioni di euro per il finanziamento vincolato; 974,31 milioni di euro per il finanziamento vincolato in favore di altri enti e 503,92 milioni di euro per il finanziamento premiale.

Al Molise sono stati confermati i 601 milioni su cui era stato raggiunto un accordo lo scorso 2 dicembre. Fra l’altro la Conferenza delle Regioni ha approvato 60 milioni di contributo di solidarietà in favore della Calabria, a cui il Molise viene spesso accostato perchè il decreto straordinario che riguarderebbe la nostra regione dovrebbe essere approvato sulla falsariga del provvedimento di cui ha beneficiato la Regione guidata da Roberto Occhiuto.

Inoltre la Conferenza delle Regioni ha approvato anche il riparto dei fondi previsti nel Pnrr per l’assistenza domiciliare: 2,7 miliardi.

“C’è stato un consenso unanime sulla ripartizione delle risorse stanziate dal Governo per il Sistema Sanitario Nazionale. Era necessario ratificare l’accordo politico sul Riparto del Fondo, che avevamo raggiunto il 2 dicembre”, ha commentato alla fine dei lavori il presidente Toma.

Il Governo inoltre ha riconosciuto alle Regioni più fondi per sostenere gli aumenti energetici e per la pandemia. “Sono state sbloccate le risorse pari a 1,6 miliardi – le parole del governatore Fedriga – che il Governo, con gli ultimi provvedimenti emanati, destina a copertura dei maggiori costi sostenuti per il Covid e il caro energia”.

Il presidente Toma ha poi raggiunto il Mise dove ha partecipato alla Commissione Sviluppo Economico e incontrato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. In serata ha infine incontrato l’altro ministro – agli Affari Europei, Sud, Politiche di Coesione e Pnrr – Raffaele Fitto, al quale, come annunciato in un recente Consiglio regionale, aveva scritto per esporre il problema della situazione debitoria del bilancio regionale, con particolare riferimento ai 41 milioni relativi al 2021. Un incontro programmato che ha visto Toma sottolineare una volta ancora la necessità di un provvedimento statale utile a risanare principalmente la quota debitoria di 41 milioni. “E’ un debito pesante che ci portiamo dietro e accentua il deficit che ormai si trascina da anni – ha detto Toma al termine dell’incontro – Stasera con il ministro Fitto abbiamo parlato della problematica del maggiore disavanzo generato dai residui attivi vetusti ed inesigibili e dal fardello dei debiti fuori bilancio piovuti dal passato, compresi quelli della sanità, a cui comunque abbiamo dovuto far fronte. Ho trovato nel ministro la disponibilità a interessarsi della questione e a rappresentarla al governo. È necessario trovare soluzioni per ridare al Molise la possibilità di programmare e decidere del proprio futuro. Ci siamo aggiornati a gennaio. E’ stata poi l’occasione per avere un confronto con un autorevole esponente dell’esecutivo rispetto ad altre questioni dirimenti che investono il nostro territorio, prima fra tutte – ha concluso Toma – il debito della Sanità e relativo piano di rientro”.