Don Tonino Bello, il ‘vescovo dei poveri’, è l’esempio che ha guidato e guiderà una iniziativa che merita un grande plauso. È nato ufficialmente a Campobasso l’Emporio solidale, dedicato alla memoria della dottoressa Antonietta Magliocca “che fino alla fine ha lavorato, progettato, sognato insieme a tutti noi questo posto di servizio – ricorda don Franco D’Onofrio, direttore della Caritas di Campobasso-Bojano e responsabile della ‘Casa degli Angeli’.
Di cosa si tratta? Di un emporio vero e proprio dove le persone che non hanno grosse possibilità economiche potranno fare la spesa. Ma non ci si potrà recare direttamente alla Casa degli Angeli, nel senso che bisognerà chiedere una tessera che sarà assegnata nel rispetto di alcuni criteri.
Per entrare nei dettagli, le persone si possono rivolgere ai vari servizi, sia del Comune che delle parrocchie e della Caritas, viene fatto un ascolto al centro diocesano, si prepara una scheda e in base a un calcolo che tiene presente territorio, Isee, numero di persone della famiglia, viene consegnata una scheda con dei punti che corrispondono al prezzo dei prodotti dell’Emporio. E si va a fare poi la spesa e anziché utilizzare il contante si usano i punti che vengono scalati.
Non sarà aperto tutti i giorni, “cerchiamo di fare su appuntamento con chi ha la tessera e con i volontari che verranno ad aprire – spiega don Franco –. Quello che ci interessa non è dare la roba da mangiare, che sicuramente si soddisfa una necessità di stomaco, ma bisogna proseguire per essere pane per il cuore e la mente, un rapporto con queste persone per crescere insieme e cercare di eliminare determinate povertà”.
Con l’Emporio si conclude tutto il progetto della Casa degli Angeli iniziato con il Comune di Campobasso oltre dieci anni fa. Un’inaugurazione resa possibile grazie alla Conad che non solo ha fornito i prodotti ha anche pensato a montare gli scaffali regalando gli allestimenti.
Ecco perché, dice il direttore della Caritas, “per me è una gioia assieme al sindaco tagliare il nastro perché significa continuare un lavoro in tandem come Caritas e le istituzioni. Sempre ricordando che noi non facciamo strada ai poveri per farci strada – come diceva don Tonino Bello – ma facciamo semplicemente quello che ci ha chiesto di fare”.
Roberto Gravina sottolinea che “con queste iniziative si misura il senso della comunità. L’Emporio solidale è una iniziativa voluta dalla Caritas e il Comune parteciperà per sostenere una misura che restituisce quel senso di comunità che dobbiamo conservare e valorizzare. Un’occasione per le persone di prendere i prodotti che occorrono in un periodo difficile, questa è una risposta che vorremmo dare per coloro che hanno più bisogno. Creeremo la giusta comunicazione con i nostri servizi alle persone, l’assistente sociale può individuare e calibrare al meglio gli interventi con grande dignità diamo questa opportunità”. fds
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