Lutto nel mondo della cultura

È morto Leonardo Pappone: la sua carriera era iniziata in Molise con cui aveva legame speciale

LeoPapp, il suo nome d'arte, era nato a San Bartolomeo in Galdo 64 anni fa, ma era diventato campobassano d'adozione. La sua prima mostra proprio nel capoluogo. Ieri sera la sua morte improvvisa che ha provocato dolore nel mondo della cultura. Forche Caudine: "Artista moderno, sempre elegante e garbato"

Leonardo Pappone – LeoPapp il suo nome d’arte – se n’è andato improvvisamente a 64 anni. Era nato a San Bartolomeo in Galdo, paese campano ai confini con la nostra regione, ma era diventato campobassano d’adozione. E nel Molise aveva iniziato la sua carriera: la prima rassegna artistica a Campobasso, nella Galleria Artes Contemporanea. Con la nostra regione aveva mantenuto un legame speciale: aveva esposto le sue opere in diverse altre rassegne.

La tragica notizia della sua morte arriva da Roma, città nella quale viveva e nella quale aveva avviato una serie di attività artistiche e organizzato mostre. Pappone lascia la moglie Franca, i figli Michele e Federica.

“Uomo d’altri tempi, elegante, garbato, sempre sorridente, era noto anche come artista moderno, sempre più apprezzato in questi ultimi anni”, lo ricorda l’associazione Forche Caudine che ha espresso il suo cordoglio alla famiglia. “Negli ultimi anni ha vissuto un periodo di grandi soddisfazioni, grazie anche ad un dinamismo che lo ha portato ad essere presente a numerose mostre in Italia e nel mondo. Con Forche Caudine, in particolare, ha esposto con enorme successo presso la Cna a Roma, aprendo una dieci giorni molisana a Roma nel quartiere Garbatella (“Molise, un’altra Storia”)”.

Da giugno a settembre 2016 Pappone ha esposto nella rassegna “Made in Italy” all’Università del Molise, Dipartimento di Scienze Umanistiche, Sociali e della Formazione-Aratro-Archivio delle arti elettroniche laboratorio per l’arte contemporanea. L’esposizione è stata curata da Lorenzo Canova e Piernicola Maria Di Iorio. Nell’aprile 2018 è stato alla Fiera di Milano, a maggio a Ravello e a Londra, partecipante al Premio internazionale di arte contemporanea “London Art Prize”. A giugno presso l’università “Fortunato” di Benevento la mostra “Made in Europe”, in occasione della quale incontra il giornalista Marco Damilano. A luglio a Spoleto a ritirare il premio “Avanguardie”. A fine anno a Nola e ad Eboli, sempre nell’ambito di “Made in Italy”.

Nel 2019 a Termoli, nell’ambito di “Vivi l’arte per la ricerca”, quindi a Cervinara (Avellino) per “Cervinarte” e a Roma per OpenARTmarket”.

Ha espresso nei suoi lavori, come ha ben scritto Vincenzo Manocchio, “una freschezza creativa dettata dal suo fare da autodidatta che gli consente di essere libero da qualsiasi schema nelle sue composizioni, quasi sempre tratte dal tessuto urbano”. In modo più dettagliato e tecnico, Silvia Valente ha scritto: “L’indagine sullo spazio fisico e le sue declinazioni/reiterazioni rappresentative testimoniano il desiderio di scandagliare le dinamiche – talvolta contraddittorie – del vivere contemporaneo. Un’attitudine rimarcata attraverso l’uso massiccio della materia e la pratica del riciclo, strumenti a servizio di un’idea avvertita visceralmente e della quale si rimarca la necessità dell’urgente condivisione. L’estetica non è sacrificata al messaggio che scorge nell’ascendenza del bello il veicolo più efficace di trasmissione”.

 

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