Delitto di natale

De Vivo sarà processato per omicidio premeditato. Madonna condannato a un anno per rissa

Si è conclusa intorno alle 13 e 30 di oggi l'udienza preliminare a carico di Giovanni De Vivo, indagato per la morte di Cristiano Micatrotta: si andrà in Corte d'Assise. Riconosciuto colpevole di rissa l'amico della giovane vittima

Giovanni De Vivo sarà processato per omicidio premeditato. Alessio Madonna, il cognato della vittima Cristiano Micatrotta, è stato condannato per rissa a un anno di reclusione (pena sospesa)

 

Nel video parlano Fabio Albino, avvocato di parte civile, e i legali Giuseppe Stellato e Mariano Prencipe, difensori di De Vivo

 


Il 17 novembre scorso si è aperta l’udienza preliminare, quella che stabilisce il futuro di un imputato, a carico di Giovanni De Vivo. Accusato di aver ucciso con una coltellata Cristiano Micatrotta, il 24 dicembre dello scorso anno.

E si è aperta, nello stesso giorno, anche l’udienza preliminare a carico di Alessio Madonna, imputato per rissa nell’ambito del delitto.

Udienza De Vivo, l’accusa: “Omicidio premeditato”. Salta il rito abbreviato, in aula a dicembre

Questa mattina il giudice Roberta D’Onofrio ha sciolto le riserve: Giovanni De Vivo sarà processato con il rito ordinario in corte d’assise. L’accusa: omicidio premeditato. Sì, perchè sempre in occasione della prima parte dell’udienza preliminare, il 17 novembre scorso, la Pubblica accusa (rappresentata dal sostituto Elisa Sabusco) si è presentata all’appuntamento con il Gup con una contestazione: la premeditazione. Un colpo di scena che all’ultimo momento ha rimescolato anche la strategia della difesa che in aula avrebbe optato per il rito abbreviato su richiesta dello stesso De Vivo. Idem gli avvocati di parte civile, come – all’uscita dall’aula – ebbe modo di sottolineare l’avvocato Fabio Albino: “Ci sono tutti gli estremi della premeditazione”.

avvocati processo micatrotta

Una contestazione che ha tecnicamente annullato la possibilità di  giudicare De Vivo con il rito abbreviato perchè la condanna prevede fino alla pena dell’ergastolo. Ma come nella precedente occasione, anche oggi, l’avvocato Mariano Prencipe non era affatto sorpreso: “Andremo al processo e smonteremo le accuse pronti a dimostrare la verità dei fatti. Oggi come ieri, l’unica cosa che mi lascia interdetto, ma sotto il profilo etico e deontologico, è la contestazione di un aggravante che arriva ad un anno dal delitto. Tuttavia: ci vedremo in Corte d’Assise”.

E si è chiuso sempre questa mattina anche il rito abbreviato a carico di Alessio Madonna. L’uomo è indagato per rissa nell’ambito dello stesso procedimento. Il giudice Roberta d’Onofrio lo ha condannato a un anno, ma la pena è stata sospesa.

 

 

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