Solo un’ottantina di infermieri può sperare nella proroga del contratto: questo il succo dell’accordo trovato al termine del vertice che si è svolto oggi (15 dicembre) in Prefettura e richiesto dall’Ugl a tutela dei 280 operatori sanitari assunti dall’Asrem a tempo determinato durante l’emergenza sanitaria. Per circa la metà degli infermieri (su 153) il contratto sarà “prorogato per sei mesi”, evidenzia il governatore-commissario alla sanità Donato Toma che ha partecipato al tavolo assieme al suo vice, l’avvocato Giacomo Papa. Al summit anche il direttore generale Oreste Florenzano.
Solo un terzo dei 280 precari dunque avrà la possibilità di continuare a lavorare – seppur per periodo limitato di tempo – nelle corsie degli ospedali molisani. Nulla fare invece per gli oss: impossibile prorogare i loro contratti, in scadenza il 31 dicembre. In caso di nuove assunzioni l’azienda sanitaria dovrà scorrere la graduatoria del concorso che si è svolto la scorsa primavera. A meno che in Parlamento non venga approvato l’emendamento presentato alla manovra finanziaria dall’onorevole Elisabetta Lancellotta che propone, per la stabilizzazione del personale precario del servizio sanitario nazionale, che il termine per il conseguimento dei requisiti venga esteso dal 30 giugno al 31 dicembre 2022. L’emendamento punta quindi a spostare il limite temporale che in Molise non aveva consentito la stabilizzazione dei precari che avevano lavorato nella pandemia perchè non avevano maturato i requisiti previsti per legge, ossia i 18 mesi.
“In attesa di capire se l’emendamento sarà approvato in Parlamento – sottolinea il presidente Toma – abbiamo aperto una possibilità con il nuovo piano assunzionale. Nel frattempo si procederà ad una proroga di circa 80 infermieri per sei mesi“.
“Abbiamo trovato un accordo di massima rispettando comunque la graduatoria attualmente esistente per gli oss, il concorso verrà rispettato”, spiega Nicolino Libertone della Ugl al termine del summit in Prefettura. “Non possiamo andare contro la legge”, aggiunge. “Per poco più della metà degli infermieri – circa 80 – il contratto sarà prorogato”.
Una possibilità in tal senso era stata delineata anche ieri pomeriggio, 14 dicembre, nell’incontro tra Asrem e i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Fials, Nursind e Nursing Up per evitare l’interruzione di alcuni servizi (molti infermieri sono impiegati nel reparto post-covid a Larino) o di rendere impossibile la turnazione per il personale sanitario che opera nelle corsie degli ospedali molisani e svolge turni massacranti per la carenza di organico.
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