Politica

Bilancio regionale, si sblocca l’iter: Cotugno vota in commissione. Ora l’ok finale del Consiglio

In Prima commissione sono stati finalmente approvati i documenti - fra cui il bilancio di previsione 2023 - che ora potranno essere esaminati e licenziati dall'assemblea. Ma prima ci sono volute le dimissioni dell'ex assessore Vincenzo Cotugno che ha preso il posto di Gianluca Cefaratti, la cui assenza aveva paralizzato i lavori. Fanelli (Pd): "Maggioranza pappolata, il vice presidente della Giunta si è dovuto dimettere per dare un soccorso al Consiglio"

Com’era prevedibile, dopo giorni tormentati e ricchi di colpi di scena, il ‘reintegro’ dell’ex assessore (dimissionario) Vincenzo Cotugno all’interno del Consiglio regionale e la sua partecipazione ai lavori della Prima commissione ha consentito di sbloccare l’iter di approvazione del bilancio di previsione 2023. Questa mattina (27 giugno), Andrea Di Lucente (presidente della commissione) ha ricostituito l’ufficio di presidenza tenendo conto proprio del rientro dell’ex vice presidente della Giunta che ha preso il posto di Gianluca Cefaratti, il consigliere di Orgoglio Molise e molto vicino all’europarlamentare Aldo Patriciello (in rotta con Toma). Le assenze dell’ex sindaco di Campodipietra hanno mandato in tilt le sedute dedicate al bilancio regionale.

Superato oggi l’impasse con le dimissioni di Cotugno, domani il presidente del Consiglio regionale Salvatore Micone dovrebbe convocare la capigruppo per fissare la riunione dell’assise regionale che si dovrebbe svolgere entro la fine dell’anno per evitare il cosiddetto ‘esercizio provvisorio’.

Oggi il primo obiettivo è stato raggiunto: la commissione, convocata alle 11, ha licenziato a maggioranza una serie di provvedimenti votati favorevolmente dagli esponenti della maggioranza Di Lucente, Cotugno e D’Egidio. Due i voti contrari, ossia quelli di Fanelli (Pd) e Greco (M5S). Via libera dunque alla proposta di legge regionale n. 207, di iniziativa della Giunta regionale, “Autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2023”; al Rendiconto finanziario 2021 del Consiglio regionale; alla proposta di legge regionale n. 206, di iniziativa del consigliere Micone “Modifiche alla legge regionale 10 maggio 2019, n. 4 (Legge di stabilità regionale 2019)”. Approvata anche la proposta di legge regionale n. 205, di iniziativa della Giunta regionale, per il riconoscimento di un debito fuori bilancio (il pagamento della quota associativa relativa all’anno 2021 a favore dell’Associazione Tecnostruttura delle Regioni per il Fondo Sociale Europeo di Roma) e al Bilancio consolidato della Regione Molise per l’esercizio 2021.

La stessa Commissione ha licenziato con voto unanime la Proposta di legge regionale n. 206, di iniziativa del Consigliere Micone, “Modifiche alla legge regionale 10 maggio 2019, n. 4 (Legge di stabilità regionale 2019)”.

Ai lavori della Commissione è intervenuto anche il governatore Donato Toma che “ha illustrato ai Commissari i provvedimenti deliberati dalla Giunta regionale”, spiegano da Palazzo D’Aimmo, nonostante il concomitante invito alla Conferenza dei sindaci per discutere del possibile stop del servizio del 118 minacciato dalle associazioni.

Il via libera della Prima commissione ai documenti contabili solo grazie alle dimissioni dalla Giunta di Cotugno (che ha preso il posto di colui che lo aveva sostituito in Aula, ossia Cefaratti) ha provocato le reazioni delle opposizioni. “Un fatto gravissimo, la maggioranza di centrodestra è spappolata se addirittura il vice presidente della Giunta regionale deve dimettersi per dare un soccorso in Consiglio regionale e in Prima commissione: non c’è più un indirizzo politico nè la capacità di reggere i conti regionali”, riflette il capogruppo Pd Micaela Fanelli ai microfoni delle tv. “Sono sovvertiti i rapporti tra Consiglio ed esecutivo perchè il Consiglio controlla gli atti che l’esecutivo approva”. “E’ un fallimento della Giunta Toma, ma di tutto il centrodestra”.

leggi anche
Politica
Cotugno rientra in Giunta: tornerà ad occuparsi di turismo e cultura. E condanna minacce di morte a Toma e Patriciello