La melodia struggente di ‘Sciore sperdute’, l’allegria contagiosa di ‘Alla fiera d’ Cerrite’, i momenti emozionanti legati al ritorno dei Misteri dopo la pandemia. Istantanee nitide e perfette che hanno fatto da palcoscenico alla presentazione del calendario 2023 stampato come ogni anno dall’associazione ‘Misteri e tradizioni’. 4mila copie con un contributo di 4 euro per un pezzetto di cultura campuasciana ben rappresentata dai simboli per eccellenza del capoluogo.
La sala dove ‘riposano’ gli ingegni era stracolma, addirittura piccola per accogliere i tanti campobassani che non hanno voluto rinunciare a un evento ormai tradizionale. Edizione numero 26 arricchita dalle fotografie di Roberto de Rensis, occhio attento e artistico, legato alla sfilata processionale da un profondo amore, che ha ritratto i 13 Misteri e i membri dell’Associazione e da quelle di Carmine Brasiliano e Luca Discenza che hanno realizzato, rispettivamente, la fotografia in copertina e gli scatti presenti nella seconda e ultima di copertina.
Il 2022 sarà ricordato negli annali degli Ingegni come la sfilata della “Riuscita”. Il titolo del calendario del 2023 è appunto questo, è ormai diventato una tradizione nella tradizione. Atteso da tanti che ne collezionano le edizioni, è un ritratto della festa che, apparentemente sempre uguale è in dinamica e continua trasformazione, resa diversa dai volti dei protagonisti e dalle vicende che si intessono nella “festa lunga un anno”.
Vittorio Carozza, che come di consueto ha vestito i panni del presentatore/padrone di casa, è stato accompagnato quest’anno da Franco De Santis in un racconto piacevole, che ha ripercorso la storia e si è tuffato nel presente di una sfilata sempre più conosciuto a livello nazionale e mondiale. Nicola Mastropaolo alla fisarmonica e Antonio Mandato con la voce hanno deliziato una mattinata all’insegna della pura campobassanità coinvolgendo il pubblico, sindaco Gravina compreso, nell’accompagnamento con le mani.
I fratelli Teberino, come al solito registi impeccabili, hanno voluto i protagonisti della sfilata. Veri e propri monumenti della manifestazione Antonio Santella, storico Abramo, e Italo Stivaletti, il diavolo più longevo.
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