Prove di intesa

Regionali, Europa Verde ‘lancia’ lista progressista: “Fronte unico con M5S e centrosinistra contro centrodestra”

Il debutto della nuova formazione politica nata dall'esperienza di Alleanza Verdi Sinistra. "Vogliamo essere una forza che aggrega", spiega l'avvocato Piero Neri, uno dei commissari di Europa Verde ed ex esponente del Pd. Mentre sul candidato presidente il dottor Leo Terzano (uno degli esponenti della compagine) rilancia: "Deve essere una figura nuova, un ottimo amministratore e in grado di garantire tutti i partiti. Le primarie? No, la politica deve saper scegliere"

Un fronte unico che racchiuda il campo progressista abbracciando il Movimento 5 Stelle e tutto il centrosinistra. Europa Verde lancia la proposta di una lista progressista a pochi mesi dalle elezioni regionali che vedranno il rinnovo del Consiglio regionale e del governo attualmente guidato da Donato Toma.

La nuova formazione politica, che a dicembre si strutturerà nel congresso regionale, è attualmente guidata dall’avvocato Piero Neri (ex Pd, partito che ha lasciato in epoca Frattura e amico di Roberto Ruta), da Maripina Rubino (professoressa ed ex assessore a Campobasso della giunta Pd guidata da Antonio Battista) e dalla dottoressa Maria de Ninno, primario del Gemelli Molise. Europa Verde si propone di fare da mediatore in questa delicatissima fase di trattative per stipulare un’alleanza che possa spodestare il centrodestra e vincere le elezioni della prossima primavera.

Alla guida della coalizione dovrà essere un candidato presidente che “deve essere una figura nuova, un ottimo amministratore e in grado di garantire tutti i partiti” e non necessariamente scelto tramite le primarie perchè “la politica deve saper scegliere”, sottolinea il dottor Bartolomeo Terzano, candidato da Alleanza Verdi Sinistra alle ultime Politiche. Il dato registrato alle elezioni del 25 settembre è un punto di partenza.

Europa Verde infatti nasce dall’esperienza di Alleanza Verdi Sinistra che alle Politiche in Molise è riuscito ad ottenere circa il 3% dei voti. Poco se si considera che la soglia di sbarramento della legge elettorale regionale è al 5%. Ma il nuovo sodalizio, che oggi ha debuttato nella prima uscita ufficiale davanti alla stampa, parte da quelli che sono considerati “risultati lusinghieri” conquistati in alcuni piccoli comuni e a Campobasso. L’avvocato Piero Neri cita il 20 e il 30% delle preferenze ottenute a Castelbottaccio e a San Biase: “In questi piccoli paesi – dice – abbiamo ottenuto un dato simbolico e bello, può essere un punto di riferimento per le Regionali. Noi vogliamo essere una forza che aggrega all’interno del campo progressista dal momento che le elezioni del 2023 sono una sorta di ultimo appello per questa regione che perde 300 residenti al mese e nella quale oltre il 50% del territorio è a rischio desertificazione”.

L’opposizione al piano sanitario 2022-2024 è un altro dei punti di forza della battaglia di Europa Verde: “Il Pos va ritirato, in Molise non si riescono a garantire nemmeno i livelli essenziali di assistenza”, ribadisce il dottore Bartolomeo Terzano. “In questa regione – altra criticità su cui si sofferma – mancano i medici di medicina generale, ma senza sanità e senza servizi aumenta lo spopolamento, la gente non resta qui a vivere. Manca una vera e propria programmazione dell’emergenza urgenza, mancano i medici del 118”. Il dottor Terzano non parla del commissariamento e dell’uscita dallo stesso, altro tema di campagna elettorale alle ultime Politiche, piuttosto dal suo punto di vista “la sanità deve tornare ad essere nazionale, deve essere sottratta alle competenze delle Regioni”.

Altri temi su cui Europa Verde accende i riflettori sono il dissesto idrogeologico e la viabilità. “Tra le priorità del prossimo governo – sottolinea Maripina Rubino – deve esserci il ripristino degli studi sulla microzonazione sismica”.