Oltre il superbonus

Reagire agli shock nel settore edile trovando risposte giuste e rilanciando la ripresa. La lezione di YouTrade da Dante Cianciosi

Il responsabile centro studi Federico Della Puppa ospite di un partecipato incontro-confronto nell'azienda Cianciosi Srl di Termoli destinato a tecnici, amministratori e imprese per analizzare scenari recenti e risposte "intelligenti" nel settore delle costruzioni, trainante per l'economia molisana

Il superbonus non solo come agevolazione all’edilizia e sostegno all’economia, ma anche come risposta socio-culturale in un contesto più ampio, che spinge l’edilizia – ovvero un settore strategico dell’Italia e del Molise – verso un clima di fiducia. Lo shock (il covid prima, il conflitto tra Russia e Ucraina poi) che intervenendo nella linearità alla quale la società è abituata dal dopoguerra in poi, rimescolando gli elementi del gioco, reclama una risposta e aziona i meccanismi del cambiamento. Ne ha parlato Federico Della Puppa, responsabile centro studi YouTrade, relatore d’eccezione dell’incontro “Andare oltre il superbonus 110” promosso da un imprenditore privato, da sempre sensibile a tematiche che intrecciano economia e valenza culturale.

Lui è Dante Cianciosi, che ha ospitato nella bellissima sala convegni dell’azienda nel Nucleo Industriale di Termoli un incontro di grande interesse collettivo alla vigilia del quarantunesimo anno di attività dell’azienda. “Ho voluto regalare un altro incontro meno commerciale, meno tecnico e più culturale. Il Molise – ha spiegato Cianciosi facendo gli onori di casa – poi non è messo così male e l’ottimismo del quale io sono da sempre un orgoglioso portatore non è ingiustificato, se si guarda oltre i meri numeri”.

Affollata la platea, una nutrita rappresentanza di tecnici, ingegneri, architetti, geometri e costruttori, insieme ad alcuni sindaci (Palata, San Martino, Larino) e a esponenti del Terzo Settore e dei sindacati, a cominciare dalla segretaria regionale della Uil Tecla Boccardo.

Della Puppa, con il supporto delle slides, ha affrontato gli aspetti passati e presenti dei bonus edili collegati all’approccio socio-culturale per sciogliere infine il vero nodo del momento attuale rilanciato dal padrone di casa: la fiducia per un comparto (quello delle costruzioni) che ha registrato uno stop imposto dalla pandemia, una forte ripresa successivamente, poi l’incertezza dello scenario internazionale e della crisi energetica, secondo un andamento di brusche salite e discese concentrate in pochi anni, è un elemento giustificato?

“Nelle costruzioni ci siamo inebriati di bonus, per rilanciare dopo due mesi e mezzo di stop un settore come quello delle costruzioni che vale il 70%. Per la prima volta si è riversata sull’economia una cosa che non era economica, perché dal dopoguerra al covid abbiamo vissuto in un mondo lineare ma improvvisamente è arrivato il trauma, la non-linearità, e anche nell’edilizia ecco lo shock dello stop pandemico prima, quindi un altro shock: la guerra in Ucraina che ha modificato le regole all’inizio di quella che sembrava una ripresa” le parole introduttive del professor Della Puppa.

Andare oltre il superbonus, come recita il tema dell’incontro, significa trovare risposte capaci di rilanciare. “Non possiamo limitarci a essere resilienti davanti agli shock. E’ il segnale che viene dalla non linearità: dobbiamo essere capaci di cambiare”.

Un tema che è partito da una riflessione profonda sul rapporto tra noi e le nostre abitazioni, i nostri spazi vissuti. “Nei due mesi e mezzo di lockdown siamo stati costretti a stare tutto il giorno in casa. E abbiamo scoperto che le case non avevano spazi adeguati, erano rumorose, magari prive di un terrazzino. E quello che abbiamo imparato da questi elementi è che si potrebbe vivere meglio se le case fossero più adeguate, isolate dal punto di vista termico, salubri, sicure – ha ricordato Della Puppa – E infatti sono ripartite le compravendite di abitazioni, che è uno dei primi motori del mercato. E poi, da qui, la grande onda del recupero, demolire per ricostruire”.

I bonus del Governo hanno spinto la ripresa. “In Italia più che un diamante un metro cubo è per sempre. Ma dobbiamo capire che oggi demolire e ricostruire significa poter usufruire del 90% dei fondi e che questa è una ristrutturazione”.

Focus anche sul Molise. “La vostra regione – ha spiegato il responsabile YouTrade con il supporto di statistiche e studi di settore – ha fatto bene, molto bene. Per esempio in Molise a settembre bisognava correre altrimenti si perdeva il superbonus, e si è registrato un +33% di asseverazioni del superbonus”.

“Orgoglioso di vedere il Molise colorato in verde” le parole di Dante Cianciosi a commento di un dato rilevante: per intensità d’uso il Veneto è al primo posto ma il Molise è in terza posizione (16,4%, un valore importante a livello italiano) e sulla spesa media per le unifamiliari del Molise è stata di 125mila euro a fronte di una media di 113mila euro. E’ accaduto questo grazie alla cessione del credito, “anche se solo un quarto ha usato la cessione del credito, gli altri lo sconto in fattura”.

Sono 30 i milioni di euro di lavori che si fanno mensilmente in Molise collegati ai bonus delle costruzioni. Complice anche la spinta a intervenire sulle proprie abitazioni alla luce dell’aumento dei costi energetici.

Cianciosi superbonus
Cianciosi superbonus
Cianciosi superbonus

Per il 2023 il nostro è visto dagli osservatori economici come un Paese in frenata “dopo una crescita nelle costruzioni del 21,4%, con una iniezione di risorse e investimenti elevatissima. Ecco, questo è un altro elemento non lineare che solleva una domanda: ora cosa ci aspetta? Stiamo vivendo un momento drogato?”. Della Puppa, parlando ai tecnici e alle imprese presenti, ha anticipato come sarà il risveglio dopo questo ennesimo shock “perché non si può guardare solo il fatturato”. L’Italia dal punto di vista degli investimenti in costruzione scenderà. Ma scenderà rispetto al dato di crescita importante dell’anno scorso, e comunque di poco.

Di fronte a questo scenario che attiva qualche segnale da semaforo giallo (inflazione, incertezza internazionale) che si fa? “Gli ultimi due anni ci hanno drogato – la conclusione di Federico Della Puppa – ma se devo pensare a una strategia per il futuro certo non devo guardare alle previsioni e all’andamento di mercato. Io sono convinto che le previsioni non servano. Non mi interessa sapere quanto cresceremo, perché il problema è invece come si strutturo per affrontare i cambiamenti, come mi organizzo per reagire agli shock”.

Guardare un po’ di più a quello che accade nelle aziende e nelle filiere, insomma. “Il problema semmai è che in Italia siamo poco produttivi, sonnacchiosi come direbbero gli inglesi. La gestione del processo produttivo crea il 57% di spreco. Abbiamo di fronte una grande opportunità: pensiamo a riorganizzare le nostre attività”.

Una opportunità che si può concretizzare unendo maggiore efficacia (organizzazione) a maggiore efficienza (aumento dei risultati e quindi della produttività) pensando anche a creare valore, a individuare soluzioni innovative, cooperazione e collaborazione tra aziende. “Per cogliere le opportunità dobbiamo ripensare il nostro modo di agire” la sintesi di una lezione che ha coinvolto e affascinato i presenti, nella quale c’è stato spazio anche per accostare la fiducia agli 80 miliardi destinati all’edilizia da Pnrr. “Venti miliardi all’anno non sono bruscolini. Ci sono ristrutturazioni di scuole, c’è anche edilizia residenziale”.

A margine dell’incontro, prima di un aperitivo generoso e rigorosamente molisano offerto da Cianciosi Srl, l’annuncio di nuovi importanti cambiamenti nell’azienda. “Si amplierà e migliorerà la parte dell’esposizione, la sala mostra sarà resa un ambiente sartoriale per aiutare progettisti e clienti, in un ambiente ottimizzato” ha spiegato in breve Dante Cianciosi, convinto della necessità di fare rete e di un cambiamento che parta da un esercizio culturale.

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