Riunione di halloween

Pd, il successore di Facciolla sarà deciso dopo le Regionali. Fanelli fra i tre contrari al rinvio

Ieri sera è passata la linea della segreteria regionale che, così come indicato da Letta a livello nazionale, ha chiesto alla Direzione di rinviare il congresso locale a dopo le elezioni. Fanelli, Coscia e Marini ritenevano che ci fosse il tempo per rinnovare il Pd Molise, ma la maggioranza ha sposato la linea di Facciolla

Non ci sarà alcun rinnovo ai vertici del Pd Molise prima delle prossime elezioni regionali. Vittorino Facciolla, consigliere regionale di minoranza e segretario dei democratici resta in sella così come deciso ieri sera, 31 ottobre, dalla direzione regionale del partito.

A maggioranza (23 voti favorevoli e 3 contrari) è passata la linea del segretario Enrico Letta il quale ha invitato regioni come il Molise (ma anche Lazio, Lombardia e Friuli Venezia Giulia) a rinviare il congresso regionale a dopo le elezioni regionali. La sua proposta è stata accolta sia perché il 12 marzo del 2023 il Pd ha una scadenza ben più importante a cui far fronte e cioè il congresso nazionale che deve ridisegnare la leadership e le priorità dopo il tonfo elettorale delle Politiche. Sia perché il congresso regionale rischiava di coincidere con le elezioni in Molise e avrebbe potuto rendere ancora più complicato la ricerca di una ipotetica alleanza con gli altri partiti della coalizione e soprattutto col M5S.

Secondo quanto riferito dal segretario Facciolla “i membri della direzione regionale hanno discusso e valutato questa circostanza, ponderando pro e contro di un eventuale congresso regionale celebrato così a ridosso se non in simultanea delle elezioni regionali, ed hanno votato, all’esito di tale confronto, il documento proposto dalla segreteria regionale nel quale il Pd Molise fa propria la scelta effettuata dal segretario Letta così confermando la celebrazione del congresso regionale a dopo le elezioni della prossima primavera. La proposta di rinvio del congresso regionale è stata votata a larghissima maggioranza con 23 voti favorevoli e 3 contrari”.

I tre voti contrari alla linea Letta-Facciolla sono stati quelli di Micaela Fanelli (ex segretaria regionale e anche lei consigliera regionale), dell’avvocato Simone Coscia e di Alfredo Marini che è coordinatore dei Giovani democratici di Termoli. I tre ritenevano, evidentemente, che ci fossero i tempi per indire un congresso e rinnovare radicalmente il Pd anche a livello locale, ma non hanno trovato sponde probabilmente anche per la contingenza con la giornata di festa che ha fatto registrare alcune assenze importanti nella direzione. Per esempio non c’erano quelli che fanno riferimento a Michele Durante. E non c’era neppure il consigliere comunale di Venafro, Stefano Buono. Tutti volti che stanno auspicando da tempo un rinnovamento più convinto e a tutti i livelli dentro il Partito Democratico.

Si tratta di una ‘ribellione’ che, al momento, non ha i numeri. Ma qualche buona idea sì: come l’iniziativa del prossimo 12 novembre organizzata dai Giovani democratici a Campobasso e dedicata ai ragazzi a cui prenderanno parte anche i giornalisti Ettore Maria Colombo (Quotidiano Nazionale) ed Enzo Luongo che li intervisteranno sui temi che, da più parti, si chiede al Pd di trattare. E che è una delle ragioni per le quali il partito non riesce a fare breccia tra i millennials.

festa delle idee pd

 

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