Un tavolo tecnico nel quale contrastare il randagismo: è il ‘coniglio dal cilindro’ tirato fuori per affrontare un problema che in Molise sta diventando un’emergenza. Le associazioni animaliste, che non sanno più dove ‘correre’ prima per salvare animali feriti (o addirittura uccisi) e come far fronte alle spese per pagare i veterinari, lo hanno denunciato più volte. Ieri (28 novembre) in Consiglio regionale è stato acceso un altro faro sul problema: ci ha pensato il capogruppo M5S Andrea Greco che ha criticato fortemente i ritardi di Regione e Asrem ad attuare le iniziative previste nel Piano triennale per il contrasto al randagismo. Un Piano approvato nel 2012 e aggiornato nel 2020 dall’ex commissario ad acta per la sanità (competente in materia) Angelo Giustini. “Il piano, la cui attuazione è stata affidata ad Asrem unitamente al Dipartimento di prevenzione, contiene in pieno l’impegno richiesto nella mozione”, ha scritto il dirigente Michele Colitti nella relazione inviata all’Aula riconoscendo che “la pandemia sta determinando una situazione di incertezza sui tempi e le modalità di attuazione del piano”.
Unità operativa contro il randagismo, animalisti sollecitano Asrem: “E’ prevista per legge”
“Questo è un problema non solo di salute pubblica, ma anche morale e di civile convivenza“, le parole del consigliere pentastellato. “Alcuni funzionari ci hanno provato, seppure con le armi spuntate, ad approvare un nuovo piano sul randagismo che era fermo al 2012”. E quindi “anche a seguito delle nostre pressioni, finalmente la Regione Molise si è dotata nel 2020 di un nuovo piano del randagismo grazie all’ex commissario ad acta Angelo Giustini”. I
l piano, ha ricordato sempre Greco, prevede campagne di sterilizzazioni per evitare il proliferare dei randagi e il pronto soccorso sanitario per gli animali feriti, quest’ultimo richiesto anche dai Comuni che spendono fiori di soldi pubblici per sostenere le spese dei canili. “I randagi oggi diventano un peso sulle casse comunali: si spendono 4 milioni di fiscalità dei cittadini per tenere reclusi gli animali nei canili”, la cifra che il capogruppo M5S ha fornito in Consiglio regionale. Nonostante ciò, ha evidenziato, “questa regione poi finisce anche sulle cronache nazionali per casi di maltrattamenti nei canili che sono oggetto di ispezioni ministeriali” mentre “registriamo un totale fallimento sul fronte delle sterilizzazioni (per carenza di veterinari a disposizione della Regione), forti rallentamenti nelle campagne di microchippatura. Riscontriamo poi l’assoluta negligenza sul pronto soccorso veterinario, anzi si assiste ad un rimpallo di responsabilità quando si trova un animale ferito”.
Se la situazione non esplode, è solo grazie alle associazioni che operano nella nostra regione e a cui Greco ha rivolto un ringraziamento: “Si indebitano perchè pagano di tasca propria gli interventi dei veterinari”. Le stesse associazioni hanno sollecitato più volte gli organi preposti, si sono rivolte alla magistratura con esposti e denunce finora cadute nel vuoto. Il Molise ne esce malissimo, la sintesi di Andrea Greco: “Una regione che non rispetta gli animali lancia un messaggio terrificante e offre una brutta immagine di sè anche dal punto di vista della promozione territoriale mentre tutto il mondo va nella direzione opposta: oggi gli animali d’affezione sono diventati parte integrante delle famiglie”.
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