Il progetto della comunità energetica di Termoli entra nel vivo con la raccolta delle adesioni. Chi vuole prendere parte a un progetto pioniere per la città può farsi avanti: unico requisito essere residente in città. “Iniziamo lo studio di fattibilità e il progetto esecutivo, vogliamo capire quanti cittadini sono pronti a scommettere su questo modo per favorire la transizione energetica e per rispondere alla crisi energetica”.
Così la preside dell’Istituto industriale ‘Ettore Majorana’ da cui è nata l’idea sostenuta dal Comune e dall’Enea. Anzi, come ha precisato la preside durante il convegno di presentazione svoltosi martedì pomeriggio 15 novembre al cinema Sant’Antonio, “l’ideatore e la mente del progetto è il professor Paolo Marinucci”, al quale la folta platea presente in sala ha tributato un applauso.
“Il progetto è nella fase di studio – ha ricordato Marinucci -. Dopo le adesioni leggeremo i consumi energetici che abbisognano per la comunità energetica e si valuterà come e dove sviluppare gli impianti” ha spiegato il professore.
L’idea di fondo resta quella di “coprire con pannelli fotovoltaici il mercato di via Montecarlo” come ha ribadito il sindaco Francesco Roberti.
![Comunità energetica industriale convegno](https://www.primonumero.it/photogallery_new/images/2022/11/comunita-energetica-industriale-convegno-227918.jpg)
L’architetto Antonella Tundo dell’Enea ha spiegato che l’Ente nazionale per l’energia ha appoggiato fin da subito il progetto perché mette insieme un meccanismo di premialità per i cittadini e la formazione degli studenti che indirettamente diventano formatori anche in famiglia, trasmettendo così la cultura della necessità di rivedere i consumi e l’utilizzo dell’energia.
Parola anche agli studenti, rappresentati per l’occasione da Alessio Del Muto della V Automazione del ‘Majorana’. “Il progetto ci pone al centro del progresso e del futuro della comunità. Siamo onorati di questa responsabilità” ha detto l’alunno.
“Dobbiamo tornare a un’economia circolare e non lineare” le parole del prof Marinucci in presentazione “perché le risorse che credevamo infinite in realtà non lo sono”.
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