Assemblea nazionale a napoli

Azione elegge Carfagna presidente. Calenda sulle alleanze: “Pd decida con chi stare, noi mai con M5S”

A Napoli l'assemblea del partito che compone il Terzo polo assieme ad Italia Viva di Matteo Renzi. Presente anche la delegazione molisana guidata da Luigi Valente

Mara Carfagna, ex ministro per il Sud nel Governo Draghi e ancora prima titolare delle Pari opportunità nel quarto Governo Berlusconi, è il nuovo presidente di Azione, il partito di Carlo Calenda. Oggi al teatro Politeama di Napoli l’assemblea nazionale a cui ha partecipato anche un nutrito gruppo di “azionisti” del Molise, a cominciare dal segretario regionale e sindaco di Vinchiaturo Luigi Valente. Presenti anche i segretari provinciali di Campobasso e Isernia, i delegati Nazionali del Molise e molti altri iscritti che hanno voluto partecipare a questo importante appuntamento politico.

Oltre ad approvare la costituzione dell’Alleanza Federativa di Azione con Italia Viva (che si riunirà prossimamente in assemblea a Milano), l’assemblea nazionale è stata anche un momento di riflessione sulle alleanze e sul futuro del partito nato nel 2019 e che punta a diventare il primo in Italia. Un importante test saranno le Regionali: in Lombardia Azione schiera l’ex ministro Letizia Moratti, nel Lazio sosterrà Alessio D’Amato, assessore alla Sanità nella Giunta regionale del dimissionario presidente Zingaretti (Pd). In Molise non è chiaro chi saranno gli alleati del Terzo polo, ma i massimi rappresentanti di Azione e Italia Viva – Valente e D’Ambrosio – stanno lavorando ad una una lista unitaria espressione di una forza politica progressista e liberal democratica.

Regionali: Iv e Azione lavorano a una loro lista. “Alternativi a M5S”, ma aperti al Pd

Concetto ribadito oggi dal leader di Azione Carlo Calenda: “Noi stiamo costruendo una grande area liberal-democratica che è aperta a Più Europa, ai riformisti del Pd che non trovano più casa nel Pd, alle persone che hanno militato in Forza Italia ma si sono stancate di essere portate sulle posizioni di Salvini, e che deve costruire un grande partito di centro che metta insieme i liberali, i popolari e i riformisti”. Invece sulle alleanze ha rimarcato la distanza da M5S e lanciato un messaggio al Partito democratico, con cui fra l’altro Calenda ha rotto l’alleanze per le Politiche due giorni dopo aver sottoscritto il ‘patto’ con Enrico Letta: “Il Pd in questo momento non è in grado di esprimere una linea e un partito non in grado di esprimere una linea è un partito destinato a morire. Quindi decidano. Io penso che decideranno di andare con i Cinque Stelle. Secondo me è un errore, possono anche cambiare rotta e decidere di aprire una discussione con noi su un’agenda riformista, però decidano”.

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