Antenne dritte

Usura, col caro vita si teme boom del fenomeno. Il territorio si prepara: “Caritas sta pensando a nuovi strumenti”

Lo spauracchio dell’usura incombe, il territorio teme che possa emergere con forza questo fenomeno nei mesi prossimi, quando scoppierà davvero il caro-vita. Ne abbiamo parlato con Gianni Pinto della Caritas di Termoli, responsabile dello Sportello di Ascolto e di formazione sociologo. “Non abbiamo riscontrato per ora casi di questo genere in questo periodo, situazioni che comunque non emergono da subito”. Pesa infatti come un macigno lo stigma sociale e chi è vittima di usura difficilmente lo confida, se non dopo un lungo percorso in cui la fiducia si è consolidata.

Giorni fa il neo-direttore della Caritas diocesana di Roma, il diacono Giustino Trincia, intervistato da LaPresse ha parlato con preoccupazione di un fenomeno emergente, l’usura di prossimità: “Stiamo parlando di luce, elettricità, gas, acqua: chi non ha possibilità di fare credito in banca è più esposto a chi magari ti offre facilmente denaro, a chi facilmente ricicla il proprio denaro attraverso il tuo esercizio. Quando poi ci sono spese essenziali da fare – spese sanitarie o per i figli – diventa un problema serio”.

In realtà – spiega Gianni Pinto – l’intermediario dell’usura è da sempre un conoscente. Per Trincia il fenomeno si sta allargando: “La persona vicina, magari che abita nel tuo condominio, nel tuo quartiere. Magari inizia col darti 100 euro per pagare un pezzo di bolletta e per pagare una parte di spesa alimentare. Non te lo aspetti e poi ti ritrovi che ti chiede degli interessi”. Un rischio che oggi è sempre più tangibile e che riguarda le famiglie ma anche le imprese perché “oltre il 95% del tessuto produttivo italiano è fatto di imprese piccole o piccolissime in grande sofferenza e le persone hanno paura a parlarne”, ricorda Trincia.
Difficoltà a parlarne che talvolta c’è all’interno della stessa famiglia, a causa del senso di colpa.

Non a caso di recente in Prefettura è stato firmato un protocollo anti-usura e ha visto coinvolta anche la Caritas di Termoli, così come altre del territorio. Insomma lo stato di allarme c’è già.

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Alla Caritas di Termoli – ricordiamo che la Diocesi ha attivato anche uno sportello anti-usura (foto sotto) che però più che altro agisce sulla prevenzione – da circa due anni è attivo un fondo – il Fondo San Martino – al fine di fornire piccoli prestiti a chi ne ha bisogno per spese immediate, come possono essere la assicurazione auto, la riparazione di un elettrodomestico rotto, appunto una bolletta salata. “Sono piccoli prestiti, al massimo 1.500 euro, che l’utente ci restituirà senza fretta, a rate, chiaramente senza interessi”.

diocesi sportello anti usura

Pochi giorni fa l’indice di criminalità – sui capoluoghi e dunque su Isernia e Campobasso – tra le altre cose parlava di 0 denunce per usura (a differenza di quelle per estorsioni che invero sono tutt’altro che trascurabili) nel 2021 nelle due città molisane. Ma questo può non voler dire nulla. Intanto perchè è difficile che chi è vittima di usura vada a denunciare, proprio per le caratteristiche di questo reato di cui si è detto. E poi perchè il peggio deve venire. “Come equipe ci stiamo proprio interrogando su questo. Ci stiamo chiedendo se approntare strumenti nuovi oltre a quelli che già abbiamo”. Insomma, la prospettiva non è rosea. Si teme un emergere di questo fenomeno nei prossimi mesi.

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