Sviluppo molise

Tratturi, parchi, castelli: cinque progetti definanziati dal Cis in favore di una casa di riposo a Tufara

Il Comune di Tufara, che è già nella fase della progettazione esecutiva, ha ottenuto l'intero finanziamento dal Cis Molise per realizzare una casa alloggio per anziani. La riprogrammazione delle risorse legata anche all'inerzia dei Comuni o alla mancanza di interesse per il progetto inizialmente candidato.

Cinque progetti realizzabili con i fondi del Cis (Contratto istituzionale di sviluppo Molise) sono stati definanziati in favore di un’unica iniziativa relativa a una casa alloggio per anziani a Tufara.

Il denaro riprogrammato, parliamo di oltre 550 mila euro, è stato dirottato sull’iniziativa del Comune guidato dal sindaco Donato Pozzuto che è già nella fase della progettazione esecutiva e che, proprio in virtù di questa maggiore proattività, è stato ‘premiata’ dal Cis Molise come ci ha spiegato il responsabile unico – da febbraio del 2022 – Michele Scasserra.

La riunione decisiva si è tenuta l’8 settembre scorso presso la Presidenza del Consiglio dei ministri – Ministero per il Sud e la Coesione territoriale – a Roma dove si è riunito il tavolo istituzionale del Cis.

Il Ruc Scasserra ha poi comunicato a Comuni e associazione esclusi dal finanziamento che i loro progetti non avrebbero avuto seguito proprio in virtù di questa riprogrammazione di risorse pubbliche spostate su Tufara che all’inizio aveva ottenuto appena 22 mila euro per la progettazione. Il Comune era consapevole del fatto che se altre risorse si fossero liberate avrebbe potuto accedere all’intero importo richiesto all’inizio: 550 mila euro, che coincide quasi alla perfezione con la somma dei finanziamenti attribuiti in una prima fase agli altri progetti (euro 550.500,00).

Ed è esattamente quello che è avvenuto. Potrebbe sembrare un fulmine a ciel sereno per gli esclusi, in realtà non è esattamente così, perché se le loro proposte non sono andate avanti è stato anche per una mancata volontà dei Comuni stessi che in qualche caso non hanno attivato la Centrale unica di committenza o non hanno inviato la documentazione o, ancora, non hanno risposto ai solleciti di Invitalia.

Ci sono poi casi particolari dove più che l’inerzia ci sono stati altri ostacoli. Prendiamo il caso di Gildone: qui il Municipio voleva 60 mila euro per un progetto sulla via micaelica che sarebbe dovuta passare per una lunga acquisizione di immobili che poi lo stesso Comune rischiava di ritrovarsi sul groppone nel caso in cui l’iniziativa non fosse andata avanti.

Discorso diverso la realizzazione del Parco dei tratturi del Molise – progetto pilota regio tratturo Pescasseroli- Calenda promosso dall’associazione Artès per un importo di 364.550,00. In questo caso si trattava di una sorta di co-finanziamento del Cis in cui il privato (l’associazione) avrebbe dovuto contribuire con altri 800 mila euro circa.

Tra gli esclusi ci sono anche lo Scapoli smart Village del Comune di Scapoli per 72 mila euro; la valorizzazione del parco naturalistico sportivo e religioso dell’Annunziata del Comune di Casalciprano (per altri 20mila euro) e la riqualificazione del percorso di accesso al castello D’Evoli di Castropignano per 10 mila euro.

(AD)