“Abbiamo l’obiettivo di riportare a Termoli il servizio h24 entro fine anno. Se siamo bravi, ci riusciremo anche prima”. E soprattutto “nel nuovo Pos 2022-2024 non ci saranno nuovi tagli agli ospedali molisani”. Sono le parole che il governatore Donato Toma rilascia ai microfoni dei giornalisti davanti al San Timoteo.
Nel presidio ospedaliero termolese si reca accompagnato dal direttore generale dell’Asrem Oreste Florenzano a distanza di quattro giorni dall’annuncio dell’assunzione di tre nuovi cardiologi e del nuovo responsabile del reparto, il dottor Bruno Castaldi. Il primario ha accolto il commissario e il capo dell’Azienda sanitaria nella visita all’unità di Cardiologia. “E’ una visita – le parole di Toma – che sancisce l’opera di significativo rafforzamento dell’unità di Cardiologia dell’ospedale di Termoli, da parte della struttura commissariale e dell’Asrem. Terminata l’opera di formazione degli emodinamisti, degli infermieri e del personale medico, ripristineremo l’attività del reparto h 24. Ci siamo posti l’obiettivo di farlo entro la fine di quest’anno”.
Quattro nuovi cardiologi hanno rafforzato l’Unità: sei mesi fa l’arrivo del primo cardiologo, tre giorni fa è stata la volta di altri tre medici specializzati. “Ho conosciuto oggi dei giovani professionisti – aggiunge Toma – che provengono da esperienze impegnative e in prima linea. Sono innesti importanti e di grande prospettiva per il San Timoteo”. Fra poco sarà rafforzato anche l’organico degli infermieri.
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Lo scorso 1 ottobre la Cardiologia ha ripreso ufficialmente l’attività con un intervento al cuore, è stato impiantato un pacemaker. E la visita di oggi del presidente della Regione, che è anche commissario ad acta per la sanità, è anche un segnale di attenzione per un ospedale nel quale è sempre più difficile garantire i servizi a causa della carenza di personale e del pensionamento dei medici. Pronto soccorso, Ortopedia, Chirurgia, Ostetricia e Ginecologia, il laboratorio Analisi: sono stati i reparti in cui via via si sono registrati i maggiori problemi. E i disagi dei cittadini nella difficoltà di accesso alle cure hanno fatto il paio con lo scontro politico: il sindaco di Termoli Francesco Roberti è stato il bersaglio di critiche e accuse. E forse anche questo avrà inciso sulla sua scelta di rendere sempre più evidente la distanza da Toma, esponente del suo stesso partito, ossia Forza Italia, e di far votare alle ultime elezioni politiche il neo senatore di Fratelli d’Italia Costanzo della Porta.
Il governatore, che vorrebbe ricandidarsi, potrebbe trovare proprio in Francesco Roberti un avversario ‘interno’ nella corsa alla Regione. Il sindaco di Termoli oggi non c’era ad accogliere Toma e Florenzano al San Timoteo.
L’ospedale rischia di perdere definitivamente il Punto Nascite, ma anche la ‘partita’ con il tavolo tecnico per ripristinare a pieno regime l’Emodinamica è ancora tutta da giocare. “Roma ha espresso un parere critico sull’Emodinamica, non solo di Termoli ma in generale del Molise”, spiega Toma. “Noi – come si suol dire – teniamo botta e abbiamo chiesto di mantenere tutte le postazioni di Emodinamica e finora non abbiamo avuto resistenza da parte di Roma. Quindi, potenziamo Termoli, c’è un responsabile del reparto che è molto motivato. E’ in corso la formazione del personale assegnato a Cardiologia e all’Emodinamica. Noi abbiamo un obiettivo: riportare a Termoli un servizio h24 entro fine anno, ma penso che se siamo bravi ci riusciremo anche prima”.
Nel nuovo Programma operativo 2022-2024, che prima di essere adottato deve essere vagliato e approvato dai Ministeri di Economia e Finanze e della Salute, Termoli dovrebbe conservare gli attuali reparti. “Al San Timoteo noi teniamo tantissimo. Nel nuovo Pos non ci sono tagli ai tre ospedali di Campobasso, Termoli e Isernia, a cui si aggiunge il presidio di Agnone, ospedale di area disagiata. Ci sarà una riorganizzazione complessiva per migliorare il servizio”.
Il governatore chiarisce anche la sua posizione sugli accordi di confine con l’Abruzzo: “Tali accordi non devono svilire i nostri presidi ospedalieri ma consentire di ampliare i servizi ospedalieri da offrire alla nostra comunità”.
Fra una decina di giorni intanto si potrebbero conoscere i primi dettagli del nuovo Pos: “Lo stiamo rileggendo, è composto da circa 140 pagine. Poi lo invierò a Roma per la preventiva valutazione ai ministeri Mef e Sanità, poi potrò renderlo pubblico”.
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