Una carezza speciale

Storia, dolore, riscatto: teatro e visite guidate a San Giuliano a 20 anni dalla tragedia

Il 22 e il 23 ottobre il paese messo in ginocchio dal terremoto del 2002 ospiterà una due giorni messa a punto dall’associazione Best Stage. Tra gli eventi più attesi lo spettacolo di Andrea Ortis ‘Il Vajont di tutti, riflessi di speranza’.

Un abbraccio, anzi una carezza sul viso di una comunità segnata per sempre dal dolore. Venti anni, tanto è passato dall’assurda tragedia di San Giuliano di Puglia, da quel terremoto del 31 ottobre 2002 che si portò via una intera generazione di bambini, quella del 1996. La cultura in questi casi è la più potente delle ‘armi’, capace di tenere i riflettori puntati su quello che è successo e che però non dovrà accadere di nuovo.

Cosa si è pensato di fare? Diciamo subito che l’associazione ‘Best Stage’ ha messo su un bel progetto, chiamato ‘San Giuliano di Puglia, la storia di un borgo antico’. Sabato 22 e domenica 23 nel paese che fa da quasi da cerniera tra due regioni ci saranno visite guidate e teatro. Punta di diamante il lavoro firmato dal regista Andrea Ortis, ‘Il Vajont di tutti, riflessi di speranza’, portato in scena dieci anni fa e riproposto per l’occasione.

Vajont di tutti san giuliano di puglia

“Lo spettacolo andrà in scena in luogo simbolo quale il palazzetto dello sport di San Giuliano – spiega Ortis –, che accolse le salme e poi i funerali dei bambini e della maestra in quelli che furono giorni terribili per l’intero Molise. Noi vogliamo raccontare però anche l’orgoglio e la speranza, la tenacia tipicamente molisana rappresentata al meglio da Pompeo Barbieri, per esempio”.

‘Il Vajont di tutti’ mette in luce il rapporto speciale e complesso che intercorre tra l’uomo e la natura. E il terremoto di San Giuliano di Puglia è in tal senso fortemente interconnesso a quanto accadde in Friuli quasi sessant’anni fa: in quel caso la diga, nel nostro la scuola. “Vogliamo coniugare il ricordo per il ventennale del terremoto alla conoscenza del territorio – aggiunge l’assessore regionale alla cultura Vincenzo Cotugno –, sicuri che Andrea Ortis, molisano d’adozione, saprà raccontarlo al meglio nel suo spettacolo”.

Per sabato 22 ottobre è stata organizzata una visita guidata tra le vie del borgo con approfondimenti storici, architettonici e artistici, con ritrovo alle 10, mentre alle 12 l’incontro di approfondimento ‘Uomo e natura’ con Ortis al Museo Multimediale M3TE. Il giorno successivo altra visita guidata ma dalle 15, poi un bell’aperitivo al borgo con prodotti enogastronomici naturalmente molisani e la sera alle 20.30 lo spettacolo teatrale del regista Andrea Ortis.

Vajont di tutti san giuliano di puglia

Orgoglioso il sindaco Giuseppe Ferrante: “Ci fa piacere che a distanza di vent’anni dalla tragedia l’attenzione rimanga alta verso la nostra comunità. Abbiamo subito sposato il progetto attraverso il patrocinio e la collaborazione dell’associazione dei sopravvissuti e della Pro-loco. Posso dire che il nostro centro storico sarà invidiato da molti”.

Tra l’altro, sarà una sorta di anteprima a San Giuliano – seppure il Vajont di tutti sia andato già in scena una decina di anni fa – prima della tre giorni di Campobasso, al teatro Savoia (28, 29 e 30 ottobre). “Sono stato contattato da diversi musicisti professionisti molisani – rivela Ortis –, come Capuano e Cipullo, e posso dire che avremo una nostra orchestra composta da trenta elementi che saranno in scena con gli artisti. Il coraggio c’è e la voglia è rimasta fanciulla”.

Produttore esecutivo del progetto Lara Carissimi: “Bisogna dare atto all’assessore Cotugno della lungimiranza rispetto ai progetti meritevoli di sostegno. Il bando Turismo è Cultura sta finanziando ottime iniziative culturali. Noi vogliamo raccontare San Giuliano di Puglia per come è stato ricostruito, è un gioiello, come splendidi sono la chiesa madre di San Giuliano Martire, il Palazzo Marchesale e la Torre Saracena del XVI secolo, piazza Sant’Antonio Abate. Circa 150 studenti dialogheranno con Andrea Ortis”.    FdS

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