Ha soli 19 anni il pusher denunciato dopo il blitz dello scorso sabato sera, quando gli uomini dell’Arma del Comando di Bojano hanno monitorato maggiormente i ‘movimenti’ rispetto al consumo di sostanze stupefacenti a Vinchiaturo, paese a pochi chilometri da Campobasso. Sotto la lente un garage, il via vai dei motorini.
Quando i carabinieri del Comando territoriale entrano in azione, fermano un ragazzo di 19 anni del paese, che alle spalle aveva alcuni precedenti, e in compagnia di un coetaneo di origini rumene. L’atteggiamento dei due appare subito sospettoso ai militari, immotivatamente agitato e dalla successiva perquisizione gli uomini dell’Arma trovano 12 grammi di hashish in possesso del 19enne. Una parte della sostanza stupefacente era già suddivisa in dosi e pronta per essere ceduta ai suoi clienti: il ragazzo aveva anche un bilancino di precisione e un coltellino per il taglio. L’amico, invece, aveva uno spinello, verosimilmente appena acquistato ed in procinto di esser consumato.
“La cosa che più sembrava inverosimile agli operanti – spiega l’Arma – è la naturalezza dell’azione posta in essere dai due giovanissimi, sia in relazione all’età che al luogo, il viale principale del paese in orario serale, quasi a voler sfidare i controlli”.
Il giovane pusher è stato denunciato all’autorità giudiziaria di Campobasso, l’altro invece è stato segnalato all’Autorità Prefettizia poiché assuntore.
Lo scorso sabato sera inoltre, nella fitta rete di controlli stradali messi in atto dalle pattuglie dislocate sul territorio della Compagnia di Bojano, è finito un 47enne romano residente in area matesina, che fermato per un posto di controllo dai Carabinieri di Baranello è stato sorpreso in auto con un coltello a serramanico di modeste dimensioni, del quale non poteva giustificarne il possesso, motivo per il quale gli veniva sequestrato. Per lui è scattata la denuncia.
“Il Comando di Bojano, in tema di sostanze stupefacenti e coinvolgimento di giovani, sottolinea ancora una volta come la guardia non sarà mai abbassata – sottolineano dall’Arma – e controlli analoghi saranno sempre più frequenti, anche alla luce delle numerose segnalazioni, che finalmente giungono circa situazioni di illegalità o semplici dubbi di comportamenti sospetti o luoghi di aggregazione divenuti difficili, cui la pervicacia e la professionalità dei militari cercheranno di fare luce e porre argine a comportamenti pericolosi per i giovanissimi quanto per l’intera società”.
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