Notte violenta

Sequestrò e violentò una ventenne ad Isernia: latitante romeno catturato in Germania e rimpatriato in Italia

A maggio 2014 la brutta vicenda di questa giovane barista che per una notte fu costretta a subire gli abusi dell'uomo sotto la minaccia di un coltello. Riuscì a fuggire solo all'alba del giorno dopo mentre l'aguzzino dormiva. Da quel momento iniziarono le indagini della polizia culminate in una condanna a sei anni di reclusione che l'imputato adesso sconterà nel carcere di Ponte San Leonardo

Era maggio 2014 quando un rumeno residente in un centro della provincia di Isernia fu fermato dalla squadra mobile con le accuse di violenza sessuale e sequestro di persona. Quella notte trascinò in casa una ragazza di 20 anni e dietro la minaccia di un coltello abusò di lei.
Lei, cameriera in un bar, incontrò l’uomo al bancone. Si conobbero, qualche chiacchiera mentre lei gli serviva i drink che ordinava, fino a quando lui le chiede un passaggio in macchina perché quella notte (era circa l’una e mezza) pioveva a dirotto. Giunti davanti all’abitazione, l’uomo tirò fuori un coltello costringendola ad entrare in casa e lì ebbe inizio la violenza.
La donna riuscì a scappare all’alba, mentre l’uomo dormiva. Chiamò un amico che la portò in ospedale e partirono le indagini della polizia. L’aggressore fu fermato poche ore dopo mentre si trovava alla stazione di Isernia. A casa sua, gli investigatori sequestrarono alcuni abiti della vittima che la donna lasciò per fuggire il prima possibile ed il coltello utilizzato per compiere gli abusi. Sono trascorsi otto anni, l’uomo nel frattempo è fuggito via dall’Italia. Ma questa mattina la squadra mobile ha eseguito un mandato d’arresto europeo nei confronti del rumeno.
Gli investigatori della Polizia, con il supporto della Direzione Centrale per la Polizia Criminale – Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, sono riusciti infatti a rintracciarlo in Germania e lo scorso giugno la polizia tedesca lo ha arrestato grazie al mandato europeo emesso dalla Procura di Isernia a febbraio.
Giovedì scorso è stato rimpatriato in Italia, scortato da personale del Servizio per la Cooperazione Internazionale. Ad attenderlo a Fiumicino c’erano i poliziotti della Squadra Mobile di Isernia che, insieme alla Polizia di Frontiera Aerea, hanno eseguito l’ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Isernia. Dopo gli adempimenti di rito l’uomo è stato trasferito in carcere dove dovrà scontare una pena alla reclusione di 6 anni.