L'uomo è in carcere

Prende a pugni la compagna davanti ai figli, arrestato. Da 10 anni era violento in casa

E' stato condotto in carcere a Campobasso il 45enne fermato al culmine di una lite con la moglie, la quale era scappata in strada con i figli minorenni temendo per la propria vita. La donna poi racconterà ai Carabinieri le vessazioni subite per dieci anni dall'uomo, disoccupato e destinatario del reddito di cittadinanza, che aveva iniziato ad abusare di alcol. E' accusato di maltrattamenti contro familiari e conviventi

Per dieci anni ha sopportato le vessazioni del marito violento, un 45enne rumeno arrestato dai Carabinieri venerdì sera (14 ottobre) e trasferito nel carcere di Campobasso. La donna – anche lei originaria della Romania – è stata presa a pugni nell’ultima violenta lite scoppiata in casa davanti ai figli, tutti minorenni. E ha deciso di telefonare al 112. Temendo per la loro vita, anche se era buio e abitava in una zona isolata in un paese della provincia di Campobasso, è fuggita con i bambini in strada in attesa dell’arrivo dei militari della stazione di Torella del Sannio.

Il compagno aveva bevuto, la donna era in preda al panico e terrorizzata da quanto poteva succedere. Inutile chiedere aiuto ai vicini di casa, le altre abitazioni erano troppo lontane: anche se avesse urlato non l’avrebbero sentita. L’intervento degli uomini dell’Arma è stato dunque provvidenziale. I Carabinieri hanno trovato l’uomo in evidente stato di agitazione psicofisica, all’interno dell’abitazione e la donna nei pressi dell’uscio con i due figli. Con prontezza e rapidità hanno fermato la violenta lite nata “verosimilmente per motivi riconducibili a gelosia”, spiegano dall’Arma, ma che avrebbe potuto avere un finale tragico.

carabinieri stazione torella

La discussione infatti è diventata sempre più accesa, i toni più violenti, fino a quando il 45enne è passato alle mani prendendo a pugni la compagna che ha riportato lesioni. Tutto davanti agli occhi dei bambini della coppia.

Una volta salvata e accompagnata negli uffici del Comando Stazione, la donna ha raccontato la difficile convivenza con il padre dei suoi figli. L’uomo non aveva una occupazione stabile, percepiva il reddito di cittadinanza e trascorreva intere giornate ad abusare di bevande alcoliche. Una situazione denunciata solo in questa occasione dalla signora che, pochi giorni prima (il 3 ottobre), aveva chiesto sempre l’intervento dei Carabinieri per un’altra violenta discussione. Ma poi non aveva avuto il coraggio di denunciare il compagno violento che non aveva lasciato perchè in Italia non aveva altri parenti e non aveva un’indipendenza economica: lui era l’unica fonte di reddito per la famiglia.

Venerdì notte invece ha denunciato, dopo una serata di grande paura per lei e per i figli. Ai Carabinieri, stremata dalle angherie, questa volta non ha esitato a riferire le vessazioni subìte da circa dieci anni e sempre taciute. “L’ultima aggressione patita, invece, sia per la violenza che per le motivazioni, l’aveva visibilmente impaurita, al punto tale da farle vincere le resistenze che aveva nel proporre denuncia contro l’uomo”, riferiscono ancora dall’Arma.

L’uomo è stato dichiarato in stato di arresto al termine degli accertamenti e condotto nel carcere di Campobasso in attesa dell’udienza di convalida.

“E’ fondamentale denunciare immediatamente le violenze subite, già dal primo episodio”, ribadisce il comandante della Compagnia Carabinieri di Bojano, il capitano Edgar Pica. “E’ necessario evitare gli incontri chiarificatori, ma affidarsi alle istituzioni ed alla ormai collaudata rete di tutela, decisione che l’odierna vittima ancora non aveva inteso prendere, sicura di un ravvedimento dell’uomo, che avrebbe potuto pagare con conseguenze molto più gravi e serie”.

commenta