Povertà e sussidi

Reddito cittadinanza percepito da 5.400 famiglie molisane: è lo 0,5% in Italia. Politica e Chiesa: “Va rivisto, non abolito”

Torna ad accendersi il dibattito sulla misura di contrasto alla povertà introdotta dai Cinque Stelle. Il governo Meloni vorrebbe ridurre di 3 miliardi le risorse impiegate, ma a difesa del provvedimento si alzano voci anche dal Molise. Per Don Franco D'Onofrio "va mantenuto ma va rivisto", d'accordo anche l'assessore al Sociale della Regione Mena Calenda: "Salvini vuole abolirlo? La campagna elettorale è finita il 25 settembre". Anche il collega al Comune di Campobasso ed esponente M5S Luca Praitano riconosce: "Oggi è indispensabile, ma vanno cambiati i parametri di accesso"

Mentre il prossimo Governo guidato da Giorgia Meloni vorrebbe ridurre di un terzo le risorse utilizzate per finanziare il reddito di cittadinanza, l’allarme sociale provocato dall’inflazione e dai rincari di cibo, gas e luce ha indotto esponenti politici e della Chiesa a chiedere con forza la conferma della misura di contrasto alla povertà lanciata dal Movimento 5 Stelle. La premier in pectore sembra intenzionata a diminuire di 3 miliardi la quota complessiva (8,7 miliardi) destinata a finanziare reddito e pensioni di cittadinanza dopo l’ultimo rapporto della Caritas su povertà ed esclusione sociale. In Italia vive in condizioni di povertà circa 5,6 milioni di persone (1,4 milioni sono bambini).

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Nonostante i dati drammatici pubblicati nel report, mentre il presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi, sottolineava che il reddito va mantenuto e assegnato a tutti i poveri assoluti, il leader della Lega Matteo Salvini e quello di Italia Viva Matteo Renzi hanno rilanciato la sua abolizione pur essendo il primo esponente della nuova maggioranza e il secondo rappresentante dell’opposizione in Parlamento.

Via il Reddito di cittadinanza a truffatori e furbetti, con quei soldi aiuteremo chi ha davvero bisogno“: il post su Facebook di Salvini. Il reddito di cittadinanza è “uno scandalo” gli ha fatto eco l’ex premier che ha ricordato l’ultima truffa (uno dei talloni d’Achille del reddito) scoperta: “I carabinieri di Napoli hanno scovato 662 ‘furbetti’ del reddito di cittadinanza. In un anno e mezzo hanno truffato allo Stato quasi 15 milioni di euro, vale a dire 26.488,69 euro al giorno, 1.103,69 euro l’ora. Continuo a ripeterlo: il reddito grillino è uno scandalo senza fine sulla pelle di chi con il proprio lavoro paga le tasse. Curioso di vedere se la Meloni lo abolirà già da questa legge di bilancio o se cederà anche lei”.

In Molise si sono alzate voci in difesa del Reddito, non solo dalla parte del Movimento 5 Stelle. Don Franco D’Onofrio, direttore della Caritas Campobasso-Bojano, precisa a Primonumero che “la questione non può essere liquidata in due battute, ma posso dirle che dal mio punto di vista il reddito di cittadinanza va mantenuto, ma va rivisto contestualizzandolo nell’elargizione e nel mantenimento”. Don Franco è responsabile della mensa dei poveri ‘Casa degli Angeli’, inaugurata otto anni fa in occasione della visita di Papa Francesco: un punto di riferimento per decine di persone che non sanno dove trovare un pasto caldo. Il reddito di cittadinanza, purtroppo, non raggiunge tutti coloro che sono annoverati tra i poveri assoluti. Ed è uno dei motivi per il quale il cardinale Zuppi ha dichiarato: “Speriamo che il nuovo governo sappia affrontare con molto equilibrio la misura di contrasto alla povertà esistente nel nostro Paese, il reddito di cittadinanza. È stato finora percepito da 4,7 milioni di persone, ma raggiunge poco meno della metà dei poveri assoluti. Bisogna mantenere questo impegno che deve essere importante in un momento in cui la povertà rischia di generare ancora più povertà nelle fasce più bisognose”.

Anche per l’assessore regionale alle Politiche sociali Filomena Calenda (Udc) “il reddito di cittadinanza non va abolito, ma normato: così com’è stato elaborato, lo percepiscono tutti tranne chi dovrebbe realmente prenderlo. Questa misura si potrebbe eliminare solo se ci fossero soluzioni alternative, ossia trovando un’occupazione a chi non lavora. Ma questo non è possibile, il lavoro non c’è. L’attuale sistema ha delle défaillance, i controlli non vengono effettuati a dovere, ma attualmente il reddito di cittadinanza non si può togliere, l’ho detto in campagna elettorale e lo ribadisco oggi. Salvini vuole eliminarlo? Ricordo che la campagna elettorale è finita il 25 settembre”.

Dal Comune di Campobasso l’assessore al Sociale Luca Praitano, esponente del Movimento 5 Stelle, definisce una “becera strumentalizzazione” le polemiche nate attorno al Reddito. “La Meloni vuole togliare 3 miliardi di risorse? Per farci cosa?”.

Praitano riconosce che “ci sono delle cose che non hanno funzionato”. La prima: “I parametri di accesso al Reddito, come i dieci di residenza ad esempio, andrebbero modificati. Non è stato centrato l’obiettivo relativo all’inclusione sociale: alcuni hanno dato il loro contributo alla comunità proprio perchè ricevevano un sostegno dalla Stato. Dall’altra parte ci sono i ‘cronicizzati’ che non troveranno mai un lavoro. La terza questione da affrontare riguarda i controlli e la mancanza di una certezza della pena che la misura prevede, ma poi non trovano attuazione. Vorrei ricordare quanto dichiarato da Antonio Federico (ex parlamentare M5S) poco tempo fa: anche la pensione di invalidità è stata percepita da falsi invalidi, ma non mi pare che sia stata abolita”. Quindi, insiste il titolare delle Politiche sociali nella Giunta Gravina, “ad oggi il reddito di cittadinanza è una misura indispensabile, anche se va rivista perchè le storture ci sono. Anche nel report della Caritas si sostiene che va rivisto, ma che non va abolito perchè ci sono persone che ne hanno realmente bisogno e che non possono essere lasciate sole dallo Stato”.

In Molise, secondo i dati pubblicati dall’Inps, nel mese di agosto 2022, il reddito di cittadinanza è stato percepito da 5.427 famiglie per un totale di 10.877 persone coinvolte: in provincia di Campobasso interessa 4.086 nuclei, in quella di Isernia 1.341. In media, chi percepisce il reddito riceve un assegno di 546 euro. Addirittura inferiori le pensioni di cittadinanza: 265 euro gli importi medi. Un’integrazione (parliamo sempre del mese di agosto) per 514 famiglie (409 in provincia di Campobasso, 105 in provincia di Isernia). Complessivamente la misura (reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza) riguarda dunque poco meno di 6mila nuclei (5.941 per la precisione). Poco più dello 0.5% di questi sussidi erogati in Italia riguarda il Molise.

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