Leggi e tutela dell'ambiente

Molise terra di biodiversità: la legge regionale c’è ma non ha finanziamenti

Il confronto promosso dall'Associazione degli ex consiglieri regionali diventa un'occasione per mettere a nudo le criticità dal punto di vista della tutela ambientale in quello che è considerato "uno dei territori più verdi d'Europa". Lo stesso consigliere regionale Armandino D'Egidio, promotore in Aula della legge sulla biodiversità, ammette che non ci sono i finanziamenti ma "se non ci penserà la Giunta Toma, presenteremo un emendamento al prossimo bilancio"

Il Molise sarà anche uno dei territori più verdi d’Europa nonché la regione della biodiversità, come si legge sulle mappe consegnate durante l’incontro promosso dall’Associazione degli ex consiglieri regionali. Ma bisogna compiere diversi passi per attuare la norma – “Tutela, conservazione, valorizzazione della diversità del patrimonio di varietà, razze e ceppi microbici di interesse agrario e alimentare del territorio molisano” – approvata lo scorso febbraio dal Consiglio regionale. Perché il provvedimento approvato quasi all’unanimità dall’Aula (11 voti a favore, 5 astensioni) in realtà non prevede finanziamenti né esiste un regolamento per attuare l’iniziativa legislativa.

Armandino D’Egidio, il consigliere regionale di Forza Italia promotore della legge, lo ammette durante il convegno che si è svolto nella sede dell’Arsap spiegando che “bisogna appostare risorse perché altrimenti questa legge resta sulla carta. Se non lo farà la Giunta, presenteremo un emendamento nel prossimo bilancio regionale che approderà in Consiglio regionale”.

Gaspero di Lisa

Coloro che prendono la parola durante il dibattito mettono in luce una serie di criticità sulla tutela della biodiversità in Molise. Lo fa ad esempio Nicolina del Bianco, neo assessore nella giunta comunale di Isernia nonché ex sindaco di Macchia d’Isernia e dirigente regionale: nel suo intervento evidenzia la scarsa valorizzazione delle 81 aree Sic, ossia siti di interesse comunitario, presenti nella nostra regione. Così come si è impantanata la legge forestale approvata nel 2015 dall’ex governo frattura e non ha ancora approvata dal Consiglio regionale.

Giorgio Arcolesse, direttore regionale di Legambiente Molise, insiste invece sulla necessità di dare attuazione al Parco del Matese (la cui istituzione è stata approvata nel 2016) perché “il Molise – dice – è l’unica regione che non ha la sede di un parco nazionale. La politica si deve muovere e non faccio un discorso di partiti”. Arcolesse ricorda al tempo stesso uno degli obiettivi fissati nel 2030, ossia fra pochissimo tempo: il 30% della Terra deve diventare area protetta.

Emblematico il caso raccontato da Luigi Lecchese di Ambiente Basso Molise: nel 2018 l’associazione ha presentato un progetto per rendere un’area protetta la foce del Trigno. “Il Comune di Montenero di Bisaccia ha approvato gli atti, li ha mandati alla Regione e da quel momento non abbiamo saputo più niente”, scandisce. “Non si può perdere tempo, siamo vicini ad un punto di non ritorno in campo ambientale”.

molise biodiversità

Insomma alla fine assume una piega inaspettata il confronto promosso dall’Associazione degli ex consiglieri regionali guidata da Gaspero Di Lisa che all’inizio del seminario ricorda che “è il momento di innescare azioni per la biodiversità perchè possono avere effetti positivi sull’occupazione e sull’economia. C’era anche una legge che parlava di Clean economy, ma è rimasta nei cassetti della Regione”. Eppure, ricorda ancora Di Lisa, “la tutela della biodiversità è stata riconosciuta nella Costituzione italiana con una modifica agli articoli 9 e 41. Ora dunque dobbiamo mettere in moto la legge regionale perché possiamo fare della biodiversità il nostro tratto distintivo”. D’accordo con lui il dirigente regionale Mario Cuculo che illustra le novità della norma sulla biodiversità che tutela le specialità autoctone a rischio estinzione rendendo agricoltori e allevatori “custodi” delle specie autoctone. “Il Molise – le parole del dirigente – ha un patrimonio unico in ambito nazionale che non può essere disperso”.

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