Dopo l'elezione di la russa

Scontro fra Berlusconi e Meloni, malumori nella maggioranza di governo. Lotito smentisce l’addio a Forza Italia

Diversi quotidiani nazionali riportano la notizia del possibile cambio di casacca del presidente della Lazio in contrasto con la capogruppo Ronzulli, molto vicina all'ex premier ma il senatore appena eletto in Molise replica: "Notizia infondata"

Claudio Lotito ha smentito di essere pronto a mollare Forza Italia per passare a Fratelli d’Italia se la frattura fra Berlusconi e Meloni non dovesse ricomporsi. La notizia era stata riportata da diversi quotidiani nazionali, specie quelli romani spesso bene informati sulle vicende che riguardano il presidente della Lazio di recente eletto senatore in Molise con la destra.

La legislatura è appena cominciata ma i dissidi fra l’ex presidente del Consiglio e la probabile futura premier hanno già scatenato le voci riguardanti possibili cambi di casacca. Alcuni dei senatori che non hanno votato per Ignazio La Russa come presidente del Senato non vorrebbero rimanere fuori dalla maggioranza di governo e potrebbero lasciare Forza Italia.

Secondo alcune fonti Lotito sarebbe tra quelli che non gradiscono l’influenza di Licia Ronzulli su Berlusconi. Proprio sul nome di quest’ultima e sulle sue aspirazioni da ministra, si è scatenato nei giorni scorsi uno screzio evidente tra Berlusconi e Meloni. La stessa Ronzulli è stata inoltre nominata capogruppo dei forzisti al Senato, nonostante non sia ben vista da molti. Ma mentre la frattura sembra sul punto di essere ricomposta in vista della formazione del governo di destra, i malumori interni al partito berlusconiano stanno emergendo.

Claudio Lotito in Senato

Secondo ‘Il Messaggero’ e ‘Il Tempo’, due quotidiani nazionali romani, i maggiori dissidenti sarebbero Claudio Lotito, Elisabetta Alberti Casellati, ex presidente del Senato, e Claudio Fazzone.

Che Lotito non fosse contento della gestione di Fi al Senato è emerso in un audio pubblicato nei giorni scorsi da Repubblica, nel quale il presidente della Lazio si lamenta per come era stata condotta l’azione del partito nell’elezione di La Russa alla presidenza di Palazzo Madama.

Ma nella giornata di oggi il senatore eletto in Molise ha smentito: “È una notizia che non varrebbe la pena nemmeno di essere smentita per quanto sia infondata e capziosa: si basti pensare che nonostante nella passata legislatura fossi stato eletto tanto da aver avuto l’okay della Giunta delle Elezioni ma non mi è stato consentito di entrare in Senato per mancanza di una semplice presa d’atto, non ho mai tentennato né mi sono fatto ammaliare da qualche sirena che mi avrebbe voluto transitare altrove e ho sempre mantenuto la mia coerenza rimanendo legato a Forza Italia. Voglio rassicurare tutti che resto e resterò fedele al partito e al presidente Silvio Berlusconi al quale mi lega un’amicizia da moltissimi anni“.

I prossimi giorni potrebbero essere decisivi, a cominciare dalla formazione del governo e dall’eventuale spartizioni di posti fra ministri e sottosegretari. Intanto l’altro parlamentare ‘esterno’ eletto in Molise, cioè Lorenzo Cesa, starebbe preparando il terreno per un nuovo gruppo parlamentare pronto ad accogliere proprio i transfughi da Forza Italia e non solo. La sua sarebbe una formazione di centristi in disaccordo con la ‘linea Ronzulli’ ma in appoggio a Meloni e al suo probabile prossimo governo.

“Non siamo dei dilettanti allo sbaraglio come vuole descriverci la sinistra. Il centrosinistra accetti di aver perso le elezioni e faccia una opposizione costruttiva – ha commentato in queste ore Cesa -. Il centrodestra darà in tempi rapidi un Governo autorevole al Paese. È il momento della responsabilità. Dobbiamo rimboccarci le maniche. Gli italiani avranno risposte immediate sulla crisi energetica, sul lavoro e sulla pressione fiscale che sta mettendo a dura prova i bilanci delle aziende e delle famiglie”.

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