Il caro energia

La crisi dei panifici: “Bollette +300%, più della metà dei forni rischia di chiudere”

Alcune attività hanno iniziato a ridurre il personale e hanno diminuito la produzione giornaliera. Drammatica la fotografia scattata da Assopanificatori nell'incontro con il presidente Toma: "Impossibile andare avanti in queste condizioni. La Regione Molise deve garantire un sostegno concreto per sterilizzare gli effetti dei costi delle bollette agli importi medi del 2021". Il problema sottoposto anche all'attenzione delle Prefetture

Bollette energetiche aumentate del 300% in un anno. Le spese di produzione sono diventate insostenibili: più della metà dei forni rischia di chiudere. E’ drammatica la fotografia fornita dalla delegazione di panificatori molisani che ieri ha incontrato il governatore Donato Toma per chiedere un intervento a sostegno del settore. Il ‘caro energia’ sta mettendo in pratica in crisi i panifici.

Alla riunione c’erano anche il presidente del Consiglio regionale Salvatore Micone, il vice presidente di Fiesa Confesercenti Abruzzo e Molise Mario Porrone e il coordinatore Angelo Pellegrino, la referente della Confesercenti di Campobasso, Mariantonietta Rienzo. Ed erano presenti i panificatori, titolari di alcune importanti attività della provincia di Campobasso: Paolo Pietrella, Donato Gargiso, Pasquale Iannone, Claudio D’Angelo. 

crisi del pane incontro con Toma

Alcune attività hanno iniziato a ridurre il personale e hanno diminuito la produzione giornaliera – ha riferito Assopanficatori – proprio per evitare un appesantimento del bilancio aziendale, consapevoli delle evidenti difficoltà. “Continuare in queste condizioni – hanno sottolineato i fornai di Fiesa Assopanificatori Confesercenti – è diventato impossibile. I costi sono insostenibili per le nostre imprese. Le misure fin qui varate, credito d’imposta e prestiti garantiti alle imprese, se da un lato colgono l’esigenza del qui ed ora, non tengono conto che, comunque, si stanno caricando le imprese di nuovi debiti a cui non potranno far fronte nei prossimi mesi”.

Per Assopanificatori la Regione Molise deve garantire un sostegno concreto per sterilizzare gli effetti dei costi delle bollette agli importi medi del 2021, per evitare anche problematiche di carattere sociale. Aspetti evidenziati anche nella lettera che la stessa organizzazione ha inviato sempre ieri ai prefetti di Campobasso e Isernia.

“Speriamo che non si verifichi una vera e propria ‘guerra del pane’ – insistono i fornai molisani – ma il costo delle materie prime è schizzato. Zucchero, olio e farina hanno prezzi esorbitanti; ma è aumentato anche il packaging che sta accompagnando il rincaro di energia elettrica e gas, oltre che la tassazione degli enti locali”.

Per Angelo Pellegrino, coordinatore di Fiesa Assopanificatori Confesercenti, la Regione Molise deve ripartire dalla legge regionale dell’8 giugno 2020, n. 7, ‘Disposizioni in materia di promozione e tutela dell’attività di panificazione e dei prodotti da forno in Molise’, che “può essere davvero uno strumento utile che la Giunta Regionale può utilizzare per accentuare anche il discorso della valorizzazione e della promozione del pane, soprattutto quello tipico regionale”.

Il Presidente della Giunta Regionale del Molise, Donato Toma, ha ascoltato con attenzione gli interventi della delegazione di fornai e ha confermato che la Regione conosce a fondo la questione, e che, così come avvenuto per le iniziative della stessa in risposta agli effetti della pandemia sulle imprese e poi per la valorizzazione del pane a produzione artigianale, farà la sua parte. “Ci muoveremo nell’ambito delle decisioni che saranno adottate a livello nazionale – ha detto il Presidente Toma – perché si tratta di un problema che è chiaramente diffuso su tutto il territorio. L’azione politica potrà essere esercitata in tempi rapidi e con determinazione, in linea con quanto concertato con le altre Regioni. La questione è sotto la lente di tutti i miei colleghi a livello nazionale ed è una questione più ampia in cui l’Europa dovrà giocare un ruolo essenziale. Noi sappiamo che sono interventi importanti per tante attività e comparti, a maggior ragione per quello del pane che, grazie al vostro notevole sforzo, rappresenta un’eccellenza per la nostra terra, qualcosa da preservare e promuovere. Lavoreremo affinché il nuovo Governo spinga perché l’Europa ci autorizzi a mettere in campo i fondi che abbiamo a disposizione, come fatto con il Covid, per evitare che le attività produttive chiudano, mettendo in crisi il sistema economico e sociale. Discuteremo del problema, che è importantissimo, in Conferenza dei Presidenti la prossima settimana”.

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