Lavoro & sanità

Precari Covid, emendamento per la stabilizzazione nel Decreto Aiuti ter

I parlamentari eletti in Molise Lorenzo Cesa ed Elisabetta Lancellotta ha accolto la proposta di Michele Iorio di presentare una modifica al testo del provvedimento che dal prossimo 8 novembre sarà discusso alla Camera dei Deputati. L'ex Governo Draghi aveva dichiarato incostituzionale la legge 13 approvata lo scorso luglio dal Consiglio regionale per favorire le assunzioni del personale che aveva lavorato durante l'emergenza pandemica e che non aveva i requisiti per la stabilizzazione

Un emendamento al decreto legge 144 – ossia il ‘Decreto Aiuti ter’ – per i circa 180 operatori precari molisani che hanno lavorato durante l’emergenza pandemica ma non hanno maturato i requisiti per la stabilizzazione. Sarà presentato dai deputati Lorenzo Cesa ed Elisabetta Lancellotta nella competente commissione parlamentare che sta svolgendo i lavori propedeutici alla discussione e all’approvazione del testo che il prossimo 8 novembre approderà alla Camera dei Deputati.

I due eletti del centrodestra hanno accettato di portare avanti la proposta del consigliere regionale Michele Iorio, primo firmatario della legge approvata dall’assemblea regionale ma impugnata lo scorso settembre dal Governo Draghi. L’ex presidente della Regione Molise ha incontrato questa mattina Cesa e Lancellotta. E al termine del confronto riferisce: “Finalmente, grazie al tandem con il governo di centrodestra, inizia ad essere percorribile la strada del dialogo per risolvere anche le problematiche del Molise e dei molisani che nell’ultimo quinquennio la delegazione parlamentare pentastellata non è mai riuscita a tutelare a Roma.

Questa azione politica congiunta tra Campobasso e Roma rappresenta per me la prima di una lunga serie di iniziative volte alla tutela della mia terra e dei miei concittadini. Un’idea che è condivisa anche dai neo eletti parlamentari e dalle altre forze politiche della coalizione di centrodestra”.

L’iniziativa ricalca quella posta in essere già in Molise in Consiglio regionale con la proposta di legge firmata anche da altri esponenti di maggioranza come Gianluca Cefaratti, Aida Romagnuolo e Armandino D’Egidio.

Iorio spiega nel dettaglio l’iniziativa concordata con i parlamentari Cesa e Lancellotta: “Consiste nell’emendare la legge n. 234 del 2022, art. 1 comma 268 lettera b), che trova la sua ispirazione nella stabilizzazione del personale precario che ha prestato servizio durante il periodo più pericoloso dei contagi da Sars Cov-2. La fase di reclutamento del personale sanitario durante l’emergenza sanitaria covid ha portato, infatti, all’applicazione di forme contrattuali con procedure flessibili determinando un consistente incremento del numero dei precari sanitari che lavorano nel Servizio Sanitario nazionale tanto da raggiungere cifre esorbitanti come 66.029 professionisti precari. Molti di loro però non rientrano nell’applicazione di questo comma a causa dei ritardi, da parte della pubblica amministrazione, con cui è stato adottato la tipologia del contratto di lavoro a tempo dipendente preferendo contratti a partita Iva.

Con questo emendamento viene eliminata una discriminazione legislativa che in Molise colpiva la maggior parte di professionisti, oss e infermieri, che da sempre chiamiamo gli angeli del covid avendo avuto il coraggio di accettare di lavorare durante il periodo peggiore della fase pandemica e che vedono ad oggi precluso il loro diritto all’accesso alla stabilizzazione perché la legge nazionale prevede la maturazione dei requisiti entro il 30 giugno. L’emendamento da me proposto ricalca la legge regionale 13/2022 già approvata in Molise ma impugnata dal governo Draghi: ossia sposta la maturazione dei termini dal 30 giugno al 31 dicembre 2022″.

Iorio ha parlato dell’iniziativa anche con il coordinatore regionale della Lega Michele Marone che porterà avanti la proposta in vista del maxi emendamento da presentare al Governo. Il termine ultimo per la presentazione degli emendamenti Alla Camera dei Deputati è domani, venerdì 28 ottobre alle ore 14, mentre la discussione alla Camera è prevista per l’8 novembre prossimo.

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