Larino

Dal calcio a 5 al rugby all’equitazione: lo sport entra in carcere grazie al Coni

Il progetto prevede 80 ore con istruttori Coni delle varie discipline all'interno della casa circondariale frentana: "Porterà benessere fisico e psicologico" commenta la direttrice La Ginestra

Lo sport entra in carcere e lo fa grazie a un progetto che mette insieme il Coni Molise e la Casa circondariale di Larino per far sì che l’attività sportiva sia allo stesso tempo una valvola di sfogo e una possibilità di trovare benessere fisico e psicologico.

Questo dovrà rappresentare il progetto presentato oggi all’interno dell’Istituto penitenziario frentano dalla direttrice Rosa La Ginestra e dal Presidente del Coni Molise Vincenzo D’Angelo. Ottanta ore di attività sportiva di vario tipo, dal calcio a 5 al rugby, dalla ginnastica al Kung Fu, dalla pallavolo fino agli sport equestri, con tanto di cavallo che potrà entrare all’interno dell’Istituto per consentire ai detenuti che aderiranno al progetto di imparare i segreti dell’equitazione.

Sport carcere Larino coni detenuti

Diversi fra i circa 140 detenuti che attualmente affollano le celle della Casa circondariale larinese (il numero di detenuti più alto fra i tre penitenziari del Molise), erano presenti alla lezione di presentazione durante la quale hanno potuto fare conoscenza con gli istruttori Coni e con le varie discipline cimentandosi nella ginnastica e nell’immancabile calcetto sul campetto in erba sintetica della struttura.

Per tanti di loro sarà un momento importante di quel percorso di rieducazione che la direttrice Rosa La Ginestra porta avanti ormai da anni nell’istituto frentano, dove tanti frequentano la scuola alberghiera e persino i corsi di teatro.

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“Abbiamo accolto calorosamente l’iniziativa proposta dal Presidente D’Angelo – ha riferito Rosa La Ginestra -. Fare attività sportiva per noi è benessere fisico e psicologico ed educazione alle norme e alla vita di squadra, oltre che al rispetto dell’avversario”.

“Lo sport serve ai detenuti – ha commentato Vincenzo D’Angelo – per sfogarsi un po’ e per stare più tranquilli. Credo sia un’opera sociale che stiamo cercando di dare come Coni Molise”.

Il progetto prenderà il via a novembre, con 4 ore di attività fisica a settimana aperta a tutti i reclusi nel carcere frentano.

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