Campobasso

Da Villa de Capoa agli altri parchi urbani: prove di ritorno per la “città giardino”

La programmazione relativa alla gestione del verde pubblico sembra aver trovato nuova linfa: restauri green, iniziative ecologiche, restyling delle aiuole cittadine, fino alla messa a dimora di nuovi alberi. E sulla via Matris l’assessore Cretella è ottimista: “Prima la messa in sicurezza, poi sarà riaperta”.

Probabilmente, i fasti dell’antica “città giardino” sono al momento lontani. Questione di epoche, di cambiamenti strutturali, di nuove esigenze sociali, di mutate dinamiche “evolutive” della città. Perché “più cemento” molto spesso significa anche, parallelamente, più difficoltà a far sbocciare definitivamente quell’antico polmone verde così largamente rimpianto. Eppure, a Campobasso – da qualche anno a questa parte – qualcosa si sta muovendo, in questo senso: una sottile ma costante linea di continuità pare essersi infatti instaurata, soprattutto a livello operativo, sul tema in questione.

Una programmazione e una volontà prontamene tradotte sul piano operativo nelle ultime stagioni con interventi mirati, che l’amministrazione comunale di Palazzo San Giorgio ha condotto sotto la guida dell’assessore Simone Cretella.

L’ultimo, in ordine di tempo, quello di bonifica e riqualificazione ambientale in alcune aree del quartiere Colle dell’Orso, si accompagna infatti alle ulteriori operazioni positivamente concluse in altre zone del capoluogo: il “restauro” di Villa De Capoa, ad esempio, fiore all’occhiello del “cuore verde” di Campobasso; i lavori in piazza Musenga e al “parco della Memoria” di via XXIV Maggio; la cura del “giardino del ricordo” e di quello “della Rinascita”; il contributo al parco di San Giovannello (che ha permesso, sebbene primariamente incentrato sull’installazione di elementi ludici più sicuri, di dare nuova veste a uno dei più importanti spazi naturali cittadini), l’attenzione all’area dedicata al parà Di Lisio, in piazza della Vittoria; le bonifiche ambientali contro le discariche abusive e le azioni per il decoro e la sicurezza urbani insieme alla Sea; il rifacimento della scalinata d’accesso al parco “XXV Novembre” nei pressi dell’ex Romagnoli (la cui rampa preesistente versava da tempo in condizioni di allarmante degrado); la messa a dimora, in molteplici sezioni della città, di piante e alberi maggiormente rispondenti ai criteri di forestazione urbana; il restyling delle aiuole stradali del centro, da piazza Vittorio Emanuele II al corso, da villa Flora a viale Elena, passando per via Scatolone; la predisposizione e l’allestimento dei dog-park. Senza dimenticare, poi, iniziative preziose quali “Puliamo il mondo”, le giornate ecologiche, i progetti “AlberinComune” e “Orto Comunale”. Il tutto, inoltre, monitorando e portando costantemente avanti il processo della raccolta differenziata, ormai rodata pure in Vazzieri e giunta in prossimità del centro città.

via Matris chiusa

Naturalmente, molto ancora resta da fare. Permangono infatti diverse situazioni che invocano attenzione costante: nelle periferie, nelle zone residenziali come in quelle nevralgiche. Tra gli scenari irrisolti, ad esempio, la riapertura della via Matris: una questione sempre più simile ad un dilemma esistenziale. Nonostante, almeno al momento, i cancelli restino chiusi, qualche spiraglio di luce incomincia a intravedersi.

“Con i lavori in corso lungo via Monforte si sta procedendo al consolidamento della strada e di quel tratto di collina – ha analizzato Simone Cretella – e gli interventi si allargheranno anche alla messa in sicurezza dell’ormai noto costone. Le operazioni stanno andando avanti abbastanza speditamente – ha concluso l’assessore comunale – e la speranza di tutti è che la via Matris possa riaprire quanto prima”.

 

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