Prezzi aumentati

Circolo Tennis Termoli, quando lo sport diventa un lusso

Il tennis moderno, nato alla fine del 1800 sui campi britannici e statunitensi, si è affermato in poco tempo anche nel resto d’Europa.

Da sport di nicchia, quale era in Italia fino all’inizio degli anni Sessanta, è divenuto via via più popolare grazie alle imprese di Nicola Pietrangeli prima, di Adriano Panatta e della famosa finale di Coppa Davis nel Cile di Pinochet poi, fino ai successi nei giorni nostri di Sinner e Berrettini.

Negli ultimi 40 anni, quindi, è stato tutto un fiorire di circoli, di associazioni, di corsi per principianti e per ragazzini, di campi comunali e privati che invadevano le città ed i piccoli paesi, un movimento che ha trasformato questo sport, appannaggio delle classi agiate, in uno sport popolare e di massa appena scalfito negli ultimi tempi dall’affermarsi prepotente del padel.

A Termoli, invece, presso i campi comunali del Parco Girolamo Lapenna, campi gestiti in convenzione dal locale Circolo Tennis, gli orologi sembrano tornati indietro all’inizio degli anni Sessanta.

Dai primi giorni di ottobre, infatti, sono state applicate le nuove tariffe distinte tra chi decide di associarsi per un anno alla modica cifra di 150 euro e gode quindi delle tariffe agevolate, e chi invece non si associa e decide di trascorrere qualche ora di tempo libero sui campi da tennis.

Per questi ultimi il costo per l’affitto di un campo per un’ora è divenuto oneroso quanto un pieno di benzina o un biglietto Frecciarossa scontato per Bologna.

Il tariffario varia, a persona, dai 10 euro della mattina fino a toccare i 17 euro, sempre a persona, se magari si decide di giocare in ore serali dovendo sborsare il sovrapprezzo di 1 euro per l’illuminazione del campo.

Tennis torneo termoli maggio 2022

Abbiamo cercato di comprendere le ragioni della crescita esponenziale delle tariffe giustificandola magari con l’aumento generalizzato del costo dell’energia e per questo ci siamo premurati di interpellare il Circolo Tennis più vicino, quello di San Salvo.

Ci è stato risposto che i costi sono rimasti invariati e che un’ora di tennis per i non soci è pari a 7 euro ad ora per persona, di giorno o di sera, nei giorni feriali o festivi, ci sono state inviate le foto dei nuovi campi da tennis e le modalità telematiche e telefoniche di prenotazione degli stessi con l’invito a recarci presso il loro circolo perché sarebbe stato un piacere accoglierci.

Dopo aver visto le foto dei campi da tennis di San Salvo agli occhi di chi scrive si è materializzata l’immagine degli stessi campi in cemento, all’aperto o al chiuso del Parco Comunale: buche e fenditure, accumulo di acqua dopo le piogge, reti di protezione rovinate, accumulo perenne e mai rimosso di residui di pioppi in maggio e giugno e di fogliame in settembre, ottobre e novembre, copertura rovinata e presenza di residui in ferro pericolosi ai margini degli stessi campi, una serie di brutture che non giustifica in alcun modo gli aumenti decisi dal direttivo ma che darebbe diritto, questo sì, ad un bonus per l’attività di giardiniere da parte dei giocatori prima di ogni partita.

La possibilità di praticare sport dovrebbe essere aperta a tutti, il costo del servizio dovrebbe comprendere la sola manutenzione e, l’applicazione di un minimo sovrapprezzo per gli orari serali, dovrebbe riguardare solo l’utilizzo dell’impianto di illuminazione colpito dal caro bollette ma soprattutto… la possibilità di praticare sport non dovrebbe essere gestita e decisa da una associazione che ha come unico scopo il tesseramento e l’estensione di privilegi a chi ha la possibilità di pagare una quota annuale rilevante.

Scopo principale di una associazione che si reputa sportiva è quello di avvicinare le persone alla pratica dello sport stesso non quella di creare, su un bene pubblico, un club esclusivo ad uso e consumo degli associati.

La desolazione dei campi vuoti in questo mese di ottobre e l’esplosione dei campi e dei praticanti di padel certifica il fallimento di questo modo di gestire la pratica sportiva in convenzione ed il lento e inesorabile declino del tennis nella nostra città, si ritorna al club esclusivo di nicchia, al campo privato nel Giardino dei Finzi-Contini, decidendo di lasciar fuori la passione popolare e l’entusiasmo di quei ragazzini innamorati delle gesta di Jannik Sinner e di Matteo Berrettini.

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