Campobasso

Castello Monforte, ecco il futuro del monumento-simbolo: “Più accessibile a disabili e turisti, aperto tutto l’anno”

In un Circolo Sannitico strapieno è stato presentato il progetto di riqualificazione del luogo simbolo della città capoluogo: nuovi spazi e ambienti per ampliare le modalità di fruizione, ponte levatoio, passarella e anche un ascensore. Il primo dei tre lotti dell'intervento che vede insieme Sovrintendenza e Comune ha preso il via grazie ad un finanziamento di circa 1 milione. La soprintendente Dora Catalano: "Profonda consapevolezza dell'importanza del castello dal punto di vista urbanistico e come luogo identitario per i cittadini".

Il ponte levatoio sarà ricostruito. E saranno realizzate una passarella e un nuovo ascensore che condurrà fino all’ultimo piano. Ancora: saranno recuperati i locali chiusi, creati nuovi spazi e ambienti per ampliare le modalità di fruizione. Tutto per consentire una maggiore accessibilità ai turisti, ma soprattutto a coloro che non riuscivano a visitare il Castello Monforte a causa delle barriere architettoniche, ossia i disabili e gli ipovedenti.

Il luogo simbolo di Campobasso, tappa fondamentale per ogni tour turistico che arriva in città, sarà valorizzato come merita. E sarà aperto tutto l’anno grazie agli eventi che potrà ospitare al termine dei lavori di riqualificazione. Tre i lotti previsti nell’intervento, il primo dei quali ha preso il via a settembre, per un finanziamento complessivo di circa un milione di euro del Por Molise.

I dettagli dell’opera sono stati illustrati ieri pomeriggio (20 ottobre) in un Circolo sannitico strapieno: professionisti, consiglieri comunali, operatori del settore turistico ma anche semplici cittadini interessati a vedere come sarà il futuro del luogo simbolo della città.

Presentazione progetto di riqualificazione del castello Monforte

Comune e Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio del Molise insieme in quest’opera di ‘trasformazione’ del monumento costruito attorno alla metà del 1400, ristrutturato dal conte Cola Monforte e recuperato nel 1936 dal podestà Renato Pistilli Sipio.

““Il progetto di riqualificazione del nostro Castello, simbolo di una città e anche di un’identità storica fortemente radicata nella nostra comunità, assume una valenza enorme in termini di cura del patrimonio e anche di quella che è la nostra identità“, le parole del primo cittadino di Campobasso. “Vorrei puntualizzare un primo aspetto: il sacrario militare non sarà toccato. Al castello sarà migliorata l’accessibilità e la fruizione della corte interna e in particolare – spiega il sindaco Roberto Gravina – nel primo lotto di intervento saranno recuperate le due cisterne nel sottosuolo e saranno migliorati i servizi igienici. Gli altri due lotti ci consentiranno presumibilmente di superare la presenza delle antenne (le poche rimaste) e a recuperare il torrino che consentirà di realizzare un ascensore e permettere anche alle persone con disabilità di arrivare fino all’ultimo piano del Castello. Inoltre, verrà realizzata una passerella che consentirà una visuale a 360 gradi del Castello stesso”.

Presentazione progetto di riqualificazione del castello Monforte

Il monumento avrà una diversa fruizione: ospiterà congressi, mostre ed eventi. “Ospiterà manifestazioni per tutto l’anno, non sarà semplicemente un luogo in cui passeggiare d’estate”, l’auspicio dell’architetto Stelvio Bagnoli, funzionario del Settore Lavori Pubblici del Comune di Campobasso. Per il progetto di riqualificazione è stato necessario un approfondito lavoro di studio e diagnosi dei materiali che ha coinvolto archeologi e professionisti della Sovrintendenza. E comprende interventi di natura conservativa sui manufatti architettonici e di interesse storico artistico, la bonifica degli impianti e dei servizi, l’introduzione di tecnologie multimediali innovative.

progetto riqualificazione castello Monforte

L’amministrazione comunale ha stipulato una convenzione con la Soprintendenza per il progetto che riguarda non solo “un immobile che fa parte dei beni culturali e vincolato, ma anche di rilievo urbanistico ed emozionale per tutta la comunità di Campobasso”, evidenzia la soprintendente Dora Catalano. “Abbiamo quindi cercato di proporre questa qualificazione come momento di rivitalizzazione delle funzioni del Castello, di incremento della qualità della fruizione e dell’accessibilità. Oltre alla conservazione, abbiamo inteso offrire alla comunità un monumento del tutto rinnovato nelle modalità di fruizione e percezione”.

Dora Catalano Santone Mignogna

Per raggiungere l’obiettivo hanno svolto un’attività fondamentale “archeologi, storici dell’arte, restauratori, esperti in indagini diagnostiche, oltre a ingegneri e architetti – dice ancora la dottoressa Catalano – c’è una profonda consapevolezza dell’importanza del castello dal punto di vista urbanistico e come luogo identitario per i cittadini”.

A specificare l’approccio metodologico dato all’intero sistema di studio dei lavori progettuali da attuare sono state l’architetto Tiziana Mignogna e Mariachiara Santone, funzionario archeologo della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Molise.

“E’ un progetto di riqualificazione e valorizzazione del Castello Monforte che – chiarisce l’architetto Tiziana Mignogna, direttore dei lavori – punta a preservare le peculiarità del castello, le sue valenze originarie e dall’altro punta alla valorizzazione delle sue potenzialità rendendo accessibili quelle aree inutilizzate o addirittura sconosciute come le cisterne”.

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