Campobasso

Caro energia, per riscaldare gli uffici servono 67mila euro in più. Il Comune corregge il suo bilancio

Una variazione al bilancio è stata approvata dalla giunta Gravina che spenderà quasi 67 mila euro in più per accendere i termosifoni nei suoi uffici

È la sesta variazione al bilancio di previsione 2022-2024 adottata in via d’urgenza dalla giunta comunale di Campobasso guidata dal sindaco Roberto Gravina. Risale a tre giorni fa l’approvazione della delibera numero 302 con la quale l’esecutivo di palazzo San Giorgio risponde alle richieste giunte da parte dei vari responsabili di settore per rimettere mano a quanto preventivato.

Il bilancio di previsione, infatti, può subire variazioni nel corso dell’esercizio di competenza e di cassa sia nella parte relativa alle entrate che in quella relativa alle spese. Variazioni in via d’urgenza – ed è esattamente questo il caso – possono essere adottate dall’organo esecutivo quando, per esempio, si rischia di paralizzare progetti e adempimenti obbligatori che esporrebbero il Comune a danni patrimoniali.

Nella delibera ci sono, per esempio, 20 mila euro in più richiesti dal settore Mobilità per il rinnovo di un contratto di somministrazione; oltre 12 mila euro extra si rendono necessari per reclutare un educatore per asilo nido (settore Pubblica istruzione).

Ma c’è una voce che balza all’occhio ed è quella relativa alla variazione di oltre 66 mila euro riguardante il servizio di gestione del riscaldamento degli edifici comunali. Una spesa maggiore che è stata così quantificata “in virtù del contratto in essere con il soggetto gestore”.

Insomma, neppure nel palazzo municipale – dove di sera si tengono spente le luci per risparmiare sulla bolletta della luce e risparmiare in vista del Natale – ci si salva dal caro energia che sta colpendo le famiglie italiane. La buona notizia è che almeno “la variazione consente il mantenimento di tutti gli equilibri del bilancio di previsione”.

L’altra nota è relativa sempre a una variazione “in positivo” da 37 mila euro (settore Politiche culturali) e legata alle spese per le festività natalizie. Spesa “finanziata con gli incassi dei concerti del Campobasso Summer festival”.

 

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