Solidarietà

Antonio, il pensionato che ‘lavora’ per gli altri: “Il volontariato non è un hobby, serve competenza”

Il signor Milano, pensionato di 72 anni, svolge gratuitamente consulenza in materia previdenziale, assistenziale e fiscale in uno degli sportelli contro il carovita attivati presso Casa del popolo di Campobasso: "Servono tempo libero, predisposizione e competenze, altrimenti si possono fare danni"

Ci sono i percettori di reddito di cittadinanza, quelli che hanno perso il lavoro, quelli che lo cercano “e anche chi viene da noi solo per un po’ di conforto e per essere indirizzato verso le varie forme assistenziali e previdenziali di cui ignorava l’esistenza”.

E’ una platea molto variegata quella che si rivolge agli sportelli contro il carovita attivati alla Casa del Popolo di Campobasso. Come variegati sono gli uomini e le donne che a titolo assolutamente gratuito mettono a disposizione il loro tempo “e le competenze maturate nella vita” per aiutare gli altri.

Antonio Milano è uno di loro: 72 anni, originario di Roccasicura, da trent’anni vive a Isernia pur passando parecchio tempo nel capoluogo dove c’è l’adorata nipotina. “Sette anni fa sono andato in pensione, ero un funzionario dell’Ispettorato del lavoro e ad essere sincero – dice tra il serio e il faceto – mi sembra di essere più occupato oggi di ieri”.

Antonio Milano

Antonio, insomma, è l’antitesi del pensionato fantozziano nullafacente che finisce per tornare a lavorare gratis nella megaditta pur di evitare la depressione post pensione. Un male molto più diffuso di quello che si possa immaginare.

“No, direi che quello non è decisamene il mio caso, anche perché il volontariato lo facevo anche prima con l’associazione Unitalsi che lavora coi disabili”. Da quando per lui è arrivata la pensione il signor Milano ha pensato che le sue esperienze lavorative non dovevano andare sciupate. L’occasione è arrivata dall’incontro coi ragazzi di Casa del Popolo che dopo due anni di stop forzato stanno ripartendo sia con le attività culturali che con quelle di stampo più sociale.

“Mi occupo principalmente di attività di supporto e consulenza in materia sindacale, faccio assistenza e previdenza e grazie anche alla collaborazione con un caf di Isernia sbrighiamo anche materie fiscali. La pandemia, purtroppo, ha esasperato il rapporto con la pubblica amministrazione, io cerco di essere l’interfaccia con enti quali l’Inps”.

Una, anche due volte a settimana, Antonio è allo sportello anticrisi di via Gioberti 20 dove si possono trovare anche sindacalisti dell’Usb e un team di avvocati.

Ci piacerebbe aprire punti informativi anche nei piccoli comuni, io a Roccasicura l’ho già fatto in collaborazione col Municipio, è importante creare una rete di ascolto che sia più ampia possibile. Quindi mi rivolgo a chi, come me, ha desiderio di aiutare gli altri e di mettere il proprio bagaglio a disposizione delle fasce più deboli ed esposte della società. Non serve molto, solo predisposizione, tempo libero e, non meno importante,  competenze acquisite perché sennò si rischia di far danni”.

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