Montagano

Vuoto e semi chiuso: così oggi il museo di Faifoli. È costato 450 mila euro di fondi post sisma

Il polo museale di Montagano, realizzato con i soldi dell'emergenza post terremoto, è utilizzato pochissimo ed è quasi vuoto perché gli scavi archeologici del sito di Faifoli sono fermi da anni. Tullo: "Cerchiamo di dargli anche una destinazione diversa dall'originale, purtroppo non ci sono risorse per riattivare le ricerche".

È stato finanziato con i fondi, corposissimi, piovuti sulla nostra regione dopo la tragedia di San Giuliano di Puglia avvenuta il 31 ottobre di venti anni fa. Si trova a Montagano, in una località nota col nome di Faifoli, il polo ricettivo museale quasi vuoto e utilizzato solo in rarissime occasioni costato la cifra da capogiro di 450 mila euro.

Questa cattedrale nel deserto ha recentemente ospitato la premiazione di un concorso letterario nazionale organizzato dal Comune e dal network dei Borghi della lettura, ma era da lungo tempo che quei locali non prendevano aria. A confermarlo è lo stesso sindaco Giuseppe Tullo, all’epoca della sua realizzazione giovane studente universitario, oggi desideroso di sfruttare di più e meglio questo museo “aperto su richiesta a gruppi turistici dalle stesse volontarie che hanno le chiavi della vicina chiesa o in occasione di convegni, eventi o presentazioni che riescano a dargli una destinazione anche diversa da quella per la quale è nato”.

“Il problema, lo spiega sempre il primo cittadino, è che dovrebbero ripartire gli scavi archeologici fermi da tantissimi anni. Sia con la Soprintendenza che con l’Università stiamo tentando di stimolarne la riattivazione ma non ci sono risorse per approfondire studi e ricerche sui terreni circostanti in quella che è un’area apprezzata sia per i suoi trascorsi storici e archeologici che da un punto di vista religioso. L’antico monastero benedettino, del resto, è indissolubilmente legata alla figura di Celestino V”.

museo Faifoli montagano

In effetti gruppi scout e parrocchiani, anche da fuori il Molise, arrivano a Faifoli dove sempre lì vicino c’è anche il convento delle suore carmelitane. Il complesso si trova lungo la strada che dal paese porta sulla Bifernina. Attorno è una vasta distesa di boschi, uliveti, prati e dolci colline. A tre chilometri le cascate dello Schiaffaturo e sempre per Faifoli passa un ciclopercorso turistico che unisce Montagano a Petrella Tifernina percorribile anche a piedi.

faifoli museo montagano

Una perla, insomma, questo luogo, dove il polo museale è nato proprio per la valorizzazione e promozione del sito di Santa Maria di Faifoli come leggiamo sulla tabella in ottone posta all’ingresso.

museo Faifoli montagano

E’ stato il Cipe nel 2004 (con delibera numero 20 del 29 settembre) a finanziare il museo in mattoncini e dalla forma circolare sorto accanto a una deliziosa area per i pic nic: delle decine di milioni di euro pioviti sul Molise dopo il terremoto di San Giuliano di Puglia, circa 450 mila sono andati per la realizzazione di questa costruzione videosorvegliata e chiusa per gran parte dei giorni dell’anno.

Una serranda semi abbassata fa intravedere l’interno: è tutto intatto. C’è la sala attrezzata per convegni e incontri, materiale divulgativo dell’ara archeologica, alcuni cippi lapidei e ampie serrande che consentono l’ingresso all’interno anche a mezzi a motore.

Perché la giunta dell’allora commissario straordinario al post sisma, Michele Iorio abbia finanziato il museo di Faifoli (la delibera di riferimento è la numero 20 del 17 gennaio 2005) è presto detto: doveva rappresentare uno degli interventi per la ripresa produttiva del Molise colpito dagli eccezionali eventi sismici del 31 ottobre 2002 e da quelli metereologici del gennaio 2003 utilizzando risorse comunitarie e nazionali destinate allo sviluppo delle aree sottoutilizzate.

Il Comitato interministeriale per la programmazione economica del governo Berlusconi integrò le risorse già destinate al Molise con altri 92 milioni (quota straordinaria terremoto) che andarono a sommarsi ai 61,5 del Fondo per le aree sottoutilizzate precedentemente assegnate dal Cipe nel 2003.

Insomma, una valanga di soldi di cui anche Montagano ha beneficiato al pari di moltissimi altri comuni del Molise. Con magri risultati.

museo Faifoli montagano
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