Utile anche per ridurre i costi della bolletta

Riscaldamento a 19°, soluzioni fai da te e stoccaggi anti Russia: il piano per non restare al gelo

Pubblicato dal Governo il cosiddetto 'Piano Cingolani' per risparmiare energia e stoccare gas così da evitare guai in caso di stop alle forniture dalla Russia

Abbassamento della temperatura del riscaldamento domestico, degli uffici e delle fabbriche. Piccoli accorgimenti per ridurre i consumi nelle case, misure di incentivo per modifiche che rendano più efficienti gli edifici. Il cosiddetto ‘Piano Cingolani’ è ufficiale: si tratta del piano del Governo per evitare che un eventuale blocco di flusso del gas in arrivo dalla Russia possa mettere in crisi l’Italia intera.

Le misure sono in parte già state avviate e si riferiscono alla “massimizzazione della produzione di energia elettrica, nel settore termoelettrico, con combustibili diversi dal gas, oltre che l’accelerazione delle energie rinnovabili nel settore elettrico; le misure di contenimento nel settore riscaldamento”.

A queste si affianca, si legge sempre nel piano, “un insieme di misure comportamentali nell’uso efficiente dell’energia, che integrano la politica nazionale in materia di efficienza energetica e che in questo caso hanno anche l’obiettivo di aiutare cittadini e imprese a ridurre i costi della propria bolletta energetica, senza alcun effetto di rilievo sulle modalità del servizio”.

Il Governo ha stimato che per essere al sicuro da eventuali reazioni della Russia, che appare sempre più prossima a chiudere i rubinetti del gas verso l’Ue, l’Italia fra misure di contenimento e risparmi volontari debba arrivare a un risparmio pari a 8,2 miliardi di metri cubi di gas.

Ci sono innanzitutto le soluzioni industriali che partono dalla massimizzazione della produzione termoelettrica e toccano anche la questione rigassificatori (uno a Ravenna e l’altro a Piombino, secondo i programmi), uno dei punti più dibattuti dell’attuale campagna elettorale. Il Governo vuole mettere in funzione il primo rigassificatore galleggiante entro i primi mesi del 2023 e l’altro al più tardi entro il 2024.

Ma c’è la parte che tocca tutti, quella che riguarda i consumi, a partire dalla riduzione di 1 grado per il riscaldamento degli edifici, da 17 gradi (2 in più o in meno di tolleranza) per gli edifici di attività industriali, artigianali e assimilabili, e da 19 gradi (2 in più o in meno di tolleranza) per tutti gli altri edifici, comprese le abitazioni. Sempre per quanto riguarda il riscaldamento, il periodo di accensione viene ridotto di 15 giorni (posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 giorni la fine) e di un’ora al giorno.

Il piano del Mite fornisce poi una serie di indicazioni utili, sia a costo zero che tramite investimenti privati, che possano contribuire al risparmio energetico. Si va quindi dal ridurre tempo e temperature delle docce, usare lavastoviglie e lavatrice solo a pieno carico, spegnere il frigo quando si va in vacanza, non lasciare la tv in stand by ma spegnerla, oppure l’accorgimento di cui tutti parlano in questi giorni, cioè abbassare o spegnere il fornello dopo la bollitura quando si cuoce la pasta, un suggerimento di recente condiviso dal premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi.

Si passa poi ai suggerimenti relativi a possibili investimenti che vadano a ridurre il consumo di energia, come l’installazione di pannelli solari, la sostituzione delle lampadine tradizionali con quelle a led o degli elettrodomestici vecchi con quelli a maggiore efficienza energetica.

IL PIANO DEL MITE

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