Percorsi per l’occupabilità dei lavoratori: Molise sonoramente bocciato, fanalino di coda in Italia. È stato pubblicato infatti dall’ANPAL il primo monitoraggio aggiornato a settembre sul Programma GOL (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori), che ha l’obiettivo di offrire percorsi personalizzati di politica attiva a persone in cerca di occupazione e percettori di reddito di cittadinanza, di ammortizzatori sociali, lavoratrici/tori fragili o vulnerabili, e working poor (quelli che pur lavorando risultano ‘poveri’).
Ebbene, in Molise circa 3.000 sono i potenziali beneficiari. Ma la nostra regione risulta ultima nell’attuazione di questo programma.
Così commenta il dato la segretaria regionale della Uil, Tecla Boccardo: “In Molise siamo ben distanti dalle medie nazionali, con dei dati davvero preoccupanti rispetto alle attività condotte.
Su una media italiana di quasi il 60% di partecipanti alle attività, la nostra Regione è ultima al 2,9%, con appena 44 presi in carico, a fronte dei 1530 che il target PNNR impone. Basti pensare che la penultima, Bolzano, è quasi al 22%!
Per quanto possiamo comprendere delle difficoltà ataviche e strutturali – prosegue Boccardo nella sua analisi -, davvero il divario è esagerato tanto che Anpal, testualmente afferma che L’unica Regione invece in cui i beneficiari raggiunti da GOL sono in numero trascurabile è il Molise, cui comunque è attribuito meno del 3% del target nazionale.
Dunque, se il target PNRR su base nazionale è di 300 mila raggiunti dal Programma, che dovrebbe essere conseguito entro la metà di ottobre, appare difficile che ciò avvenga in Molise, perlomeno alle condizioni attuali.
GOL – prosegue la leader UIL – potrebbe essere una misura davvero strategica per il futuro di centinaia di persone, proprio perché rivolta alle categorie più deboli. Una misura abbondantemente finanziata, ma qualora le cose si faranno!
Come noto, le risorse del PNRR sono erogate solo ad attività svolte e oggi il Molise non può ambire praticamente a nulla se non cambia marcia. E parliamo di quasi 4 milioni e mezzo di euro!
Non possiamo certamente addossare colpe ai dipendenti, pochi e molti precari, che si arrabattano tra uffici chiusi e sistemi informatici obsoleti (le problematiche dei centri per l’impiego sono notorie, ndr) che pagano l’assenza di programmazione.
Serve sterzare, sono risorse troppo utili per non approfittarne. E allora, rimettere mano ai Centri per l’Impiego, coinvolgere ove necessario il sistema della formazione professionale, portare a termine le procedure concorsuali avviate, stabilizzare i precari e rinnovare i contratti in scadenza ai navigator”.
Boccardo conclude così la sua amara disamina: “Senza personale qualificato, anche con la migliore gestione possibile, non si va da nessuna parte. Tutte le regioni su questo si sono attrezzate e i risultati si vedono. Speriamo che anche in Molise, terminata la campagna elettorale, si rimetta mano a uno dei servizi più utili per la collettività, ma spesso trascurato, puntando a raggiungere gli obiettivi che sono prima di tutto sociali.”