La visita

Il ministro Giorgetti spinge la Lega: “Gigafactory a Termoli? Siamo nei tempi del Pnrr”

Il responsabile dello Sviluppo Economico sulla costa molisana per l’inaugurazione della sede elettorale di Michele Marone: “Serve scostamento di bilancio per tagliare bollette a imprese e famiglie. L’Europa deve svegliarsi”

L’emergenza energia da una parte, l’importanza di portare avanti il lavoro come ministro per la Gigafactory di Termoli dall’altra. Sono i principali temi toccati stamane dal ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti durante la sua presenza alla inaugurazione della sede elettorale del candidato al plurinominale della Camera dei Deputati nel collegio del Molise, Michele Marone.

Puntualissimo come da buon settentrionale, a differenza di qualche personaggio politico locale che invece si è fatto attendere un po’ di più, Giorgetti alle 9 era già in Corso Umberto I per il taglio del nastro della sede della Lega in vista delle elezioni politiche del 25 settembre.

Giorgetti Marone

Il responsabile del Mise ha assicurato che lo Stato interverrà per tagliare le bollette. “Famiglie e imprese non ce la fanno più, serve uno scostamento di bilancio. Solo lo Stato può intervenire” ha detto durante la presentazione a cui hanno preso parte non solo Michele Marone ma anche gli altri candidati della Lega, Alberto Tramontano per il Senato e Rita Colaci alla posizione numero 2 per la Camera. Presente anche Lorenzo Cesa, candidato al maggioritario per la Camera dei deputati in Molise per l’intero centrodestra. Fra il pubblico diversi amministratori locali termolesi quali Enzo Ferrazzano, Annibale Ciarniello, Bruno Fraraccio e Pino Nuozzi.

Giorgetti ha esordito raccontando un aneddoto legato alla sua infanzia. “Alle elementari feci una ricerca sul Molise e oggi ho ritrovato tanti paesi che avevo studiato all’epoca”. Il ministro ha fatto un discorso più politico riguardo ai valori del centrodestra e alla difesa di quei valori. “Anche i molisani devono riscoprire il loro orgoglio” ha sottolineato.

Da buon leghista non è mancato un affondo verso l’Ue. “In Europa devono svegliarsi, stiamo aspettando le decisioni europee sull’energia ma quello di Amsterdam non è un vero e proprio mercato del gas, è un mercato finto di speculatori dove non si capisce chi decide se dare o non dare un’offerta di gas e alzare il prezzo mettendo in crisi le società trasformatrici e facendo anche un favore a Putin”.

Giorgetti Marone

Giorgetti ha rivendicato poi di aver voluto la cosiddetta bolletta sociale, vale a dire il bonus bollette per consentire a persone in difficoltà economica di pagare l’energia ai prezzi del 2021. “Invito chi non l’ha ancora chiesto a usufruirne, perché le grandi aziende dell’energia fanno finta di niente”.

In qualità di ministro invece Giorgetti ha rimarcato come “la scelta della Gigafactory su Termoli è stata fatta rispetto a tante altre località perché evidentemente qui ci sono le condizioni e i lavoratori adatti. Sui tempi Giorgetti ha assicurato che “entro fine mese ci sarà la notifica in Europa, ricordiamo che c’è sia un investimento privato del Consorzio di Stellantis che 300 milioni di contributi dello Stato e bisogna fare tutti i passaggi burocratici. I tempi sono compatibili con il Pnrr, quindi entro il 2026 va completato tutto ma prima si completa e meglio è perché quando si tratterà di essere sul mercato con le auto elettriche le materie prime e le batterie dovranno essere disponibili per l’industria nazionale”.

leggi anche
tome expo key energy
Expo a rimini
Rinnovabili e Gigafactory, Toma ospite di Key Energy: “Cerchiamo di accorciare i tempi”
commenta