“Siamo aperti a qualsiasi proposta per evitare l’interruzione della radioterapia, ma la ridistribuzione del budget assegnato al Gemelli non è la soluzione migliore”. Il presidente del consiglio di amministrazione Stefano Petracca non nasconde le sue perplessità sulla proposta del presidente e commissario alla sanità Donato Toma per evitare il blocco della radioterapia oncologica per i pazienti molisani dal prossimo 1 ottobre.
“Questa soluzione era già stata prospettata, ma non tiene in conto la fattibilità e i dati: solo così si può ridistribuire un budget che non è sufficiente”, dice Petracca a Primonumero. “Sicuramente non lasceremo morire i molisani ma bisogna capire chi paga cosa”. Poi esplicita perchè l’idea del governatore-commissario non è una strada percorribile: “Per le prestazioni di specialistica ambulatoriale, da ottobre fino al 31 dicembre, abbiamo oltre 2000 prenotazioni. Quindi, noi dovremmo rinviare gli appuntamenti per oltre 2000 molisani che dovranno usufruire della stessa visita in un’altra struttura. Per i pazienti sarà un disagio nè ci saranno risparmi per il servizio sanitario regionale dal momento che le prestazioni, anche se non erogate dal Gemelli, saranno a carico del bilancio regionale perché comunque erogate da un’altra struttura”.
Fra l’altro “reindirizzare le prestazioni vorrà dire garantirle nello stesso giorno in cui il cittadino ha prenotato al Gemelli una visita. Visita che ora dovrà effettuare in un altro ospedale e che dovrà avere la stessa qualità. Quindi la Regione Molise non spenderà meno soldi e al tempo stesso in pochissimi giorni dovrà programmare le visite già prenotate negli ospedali, dove sappiamo che ci sono problemi con le liste si attesa. Dal punto di vista dei costi, è un cane che si morde la coda”.
Questa vicenda inoltre potrebbe avere ripercussioni sul personale della struttura privata, Petrarca non lo nasconde: “Se al Gemelli saranno tolti servizi (ad esempio la radiodiagnostica), noi dovremmo chiudere un reparto e mettere i dipendenti in cassa integrazione”.
Per il presidente del CdA del Gemelli, che questa mattina ha avuto un lungo colloquio con il sindaco di Campobasso Roberto Gravina che ha voluto avere dei chiarimenti su questa vicenda, “l’unica soluzione è sforare il budget”.
“Noi – aggiunge – siamo una struttura accreditata e non vogliamo imporre niente al governo regionale, anzi vogliamo lanciare un messaggio distensivo. Con la Regione stiamo avendo un dialogo costante e continuo per non chiudere la radioterapia, ma vogliamo chiarezza sul pagamento delle prestazioni. Sappiamo di aver lanciato un grido di allarme forte e ci dispiace per aver generato sconforto tra i pazienti molisani, ma ci siamo mossi in anticipo proprio per cercare di trovare delle soluzioni che siamo fiduciosi possono essere trovate. Ed è importante che ora questa questione abbia la giusta attenzione e risalto. Non è stato un attacco personale e purtroppo sappiamo che siamo in campagna elettorale, ma la nostra tempistica era solo legata al problema dell’esaurimento del budget”.
Sulla possibilità di impugnare il decreto del commissario ad acta Donato Toma, Petrarca per ora è cauto: “Non possiamo dirlo a priori, vediamo il contenuto e poi decideremo se impugnarlo o meno. Il decreto dovrà contenere i dettagli tecnici. Ma, ripeto, dal mio punto di vista non riduce i costi per la sanità regionale, anzi si creano solo di servizi ai cittadini”.
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