Stop dal 1 ottobre

Cure negate ai molisani oncologici, caso in Regione: “Soluzione subito”. Attese risposte da Toma

La consigliera regionale Aida Romagnuolo presenta una mozione mentre Giuditta Lembo invita a evitare "attacchi reciproci nella attuale campagna elettorale"

La consigliera regionale di Fratelli d’Italia Aida Romagnuolo, eletta in maggioranza ma da tempo in rotta con Toma, ha presentato una mozione sulla questione della sospensione della Radioterapia per i pazienti oncologici molisani al Gemelli di Campobasso, vicenda sulla quale il presidente Toma interverrà davanti alla stampa lunedì prossimo.

“Dopo l’ultima tegola caduta sulla testa dei cittadini molisani per l’interruzione al Gemelli dal primo ottobre prossimo, del servizio di Radioterapia ai soli malati oncologici molisani, quello che mi restava da fare in concreto come atto istituzionale e non come atto di strumentalizzazione politica e, questo per avere una immediata risposta, è stata quella di aver presentato in consiglio regionale una mia mozione.

Ormai i molisani – continua Romagnuolo – non possono più essere considerati cittadini fantasmi, ma cittadini come tutti gli altri che hanno il sacrosanto diritto di essere curati, perché questi gesti offendono e feriscono l’orgoglio di noi molisani, di noi cittadini. Credo che sia urgentissimo trovare immediatamente una soluzione ai rapporti tra Regione Molise e Gemelli Molise, perché qui non si tratta di curare un raffreddore, ma di malati oncologici, di persone che hanno il cancro e che hanno tutto il diritto e, lo ripeto, di essere amorevolmente curati e guariti.  Una condizione che non riguarderebbe invece, i pazienti provenienti da altre regioni. I cittadini molisani devono curarsi in Molise, un malato oncologico è già provato per le precarie condizione di salute e psicologiche e a tale situazione non si può aggiungere anche un aggravio economico per le spese dei trasferimenti”.

Dopo le reazioni politiche delle scorse ore, sulla questione si è espressa in queste ore la Lilt Campobasso, associazione da tempo a sostegno dei pazienti oncologici, chiedendo di trovare una soluzione immediata.

Stessa richiesta che arriva dalla Consigliera di parità delle province di Campobasso e Isernia, Giuditta Lembo. “Apprendo con preoccupazione enorme la notizia della possibile chiusura del reparto di Radioterapia (in realtà il reparto non chiuderebbe, bensì non potrebbe più curare pazienti molisani, ndr) presso il Gemelli Molise, una delle eccellenze territoriali che ha dato la possibilità a tante donne e uomini di curarsi senza dover affrontare il disagio di spostarsi fuori regione. Come Consigliera di parità non posso non rivolgere un accorato appello alle Istituzioni soprattutto locali alfine di evitare un evento così deleterio per quante/i pazienti affette/i da patologie oncologiche hanno la necessità di tali trattamenti indispensabili per il completamento del loro percorso terapeutico. La nostra regione presenta purtroppo una alta incidenza di malattie oncologiche che possono essere contrastate solo con la prevenzione e con terapie mirate attraverso strumentazioni di eccellenza.

Il mio appello è anche l’appello di una persona che ha conosciuto la malattia oncologica e che ha potuto constatare la grande professionalità e umanità all’interno dello stesso reparto di Radioterapia del Gemelli Molise nonché l’eccellenza delle prestazioni e strumentazioni, per cui ancor di più auspico che tale possibile eventualità venga debellata. In un delicato momento come quello che stiamo attraversando non possiamo infierire ancor di più sulla poca speranza dei molisani e molisane per quanto riguarda la possibilità di curarsi in Molise. Noi molisane e molisani non meritiamo ciò perché siamo un popolo che ha dimostrato davvero tanta comprensione, una comprensione che non è disattenzione o disinteresse, ma forse solo triste rassegnazione che subentra quando si è stanchi di lottare. Di fronte però a ennesime notizie che inficiano sulla tutela della nostra salute l’appello deve essere corale e auspico lontano dal diventare oggetto di attacchi reciproci nella attuale campagna elettorale. La tutela della salute è cosa seria, non è una pallina di ping-pong con cui contendersi la vittoria”.

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