Giorgia Meloni continua la sua campagna elettorale fatta solo di odio e polemica dove non si vede neanche l’ombra di una proposta seria e concreta per il nostro paese. Questa mattina ha attaccato la CGIL insultando l’intero mondo della scuola.
A prescindere dal fatto che i criteri di selezione del personale docente nel mondo della scuola seguono principi democratici che garantiscono saldamente la selezione in base alle qualifiche e all’esperienza dei docenti, è comunque imbarazzante notare la pochezza e la superficialità di una simile dichiarazione.
Come ha ricordato già la CGIL la libertà di insegnamento e libertà di iscrizione a qualunque sindacato sono principi fondamentali della Costituzione italiana non a caso nata dalla lotta contro il fascismo che quelle libertà, insieme a tante altre, aveva cancellato.
Nella scuola così come in ogni luogo di lavoro esiste un pluralismo di rappresentanze frutto di differenti sensibilità politiche o sociali, tutte votate a tutelare i sacrosanti diritti dei lavoratori.
La Meloni dice di sognare un mondo senza sindacati? Senza dubbio manifesta una chiara insofferenza per i diritti costituzionali e per chi prova a difenderli.
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