Diritti e giustizia

Cerroni aderisce agli appelli di Amnesty International e Libera contro le mafie

Caterina Cerroni, Segretaria nazionale dei Giovani Democratici, capolista del Partito Democratico alla Camera in Molise, aderisce all’appello lanciato da Amnesty International, da sempre impegnata nel difendere i diritti dei più deboli, “che non poteva rimanere inascoltato”.

Diversi sono i punti posti in evidenza: Promozione dei diritti economici e sociali;  Tutela dei diritti sessuali e riproduttivi delle donne; Adeguata tutela della comunità lgbtqia+; Riforma della legge sulla cittadinanza; Adozione di misure per la lotta concreta alla discriminazione razziale; Rispetto del diritto-libertà di riunione pacifica; Abolizione del memorandum di cooperazione con la Libia; Persone e diritti umani come nucleo attorno a cui ruota il dibattito sul cambiamento climatico; Giustizia e rispetto dei diritti umani nelle crisi internazionali; Creazione di un’autorità nazionale indipendente per la promozione e la protezione dei diritti umani. “Sono temi centrali – conclude Cerroni, che non possono più essere rimandati”. “Con scelte concrete, fattive, sostenute dalla consapevolezza che ognuno, anche semplicemente firmando un appello e portando avanti la voce dei più deboli, può fare la differenza”.

“Altra importante condivisione è stata, senza dubbio, la causa lanciata dall’associazione “libera contro le mafie” per una maggiore presa di coscienza, da parte della classe politica, del fenomeno mafioso”. Così in una nota Caterina Cerroni. “La lotta al fenomeno mafioso è argomento da affrontare e fronteggiare apertamente – continua Cerroni – durante la campagna elettorale e, soprattutto, nelle fasi successive attraverso una politica attiva di contrasto”. L’appello, infatti, espone 5 proposte politiche e 5 proposte di impegno: favorire l’uso sociale dei beni confiscati; semplificare la normativa in materia di appalti; sostenere giornalisti/e, amministratrici e amministratori locali minacciati e intimiditi; stanziare adeguate risorse in favore delle forze di polizia e della magistratura; garantire la massima vigilanza sulla gestione e l’impiego dei fondi del PNRR.

Ed ancora: La riforma della legge sullo scioglimento degli Enti locali per infiltrazioni mafiose; L’introduzione di una legge-quadro sul gioco d’azzardo; La riforma della legge sui testimoni di giustizia; L’approvazione di una legge organica che regolamenti le relazioni fra esponenti istituzionali e i rappresentanti di interessi; La riforma del cosiddetto ergastolo ostativo, da approvare entro l’8 novembre 2022, secondo l’ordinanza emessa nel 2021 dalla Corte Costituzionale.

“Attraverso questi punti – conclude Cerroni – si chiede, giustamente, una netta presa di posizione delle istituzioni, contro un fenomeno, quello mafioso, che per troppo tempo ha soggiogato l’Italia intera, non senza gravi ripercussioni sul tessuto sociale, economico ed umano”. “È ora, pertanto, di porre un freno alla criminalità organizzata affinché i cittadini possano essere “liberi contro le mafie”.

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