Tempo fino al 22 agosto

Seggi sicuri, candidati ancora no: la partita per il Parlamento si gioca adesso e l’incertezza regna

A pochi giorni dalla presentazione delle liste per le elezioni politiche del 25 settembre bocche cucite e poche certezze nei partiti, specie nel centrodestra dove ottenere la candidatura in buona posizione potrebbe equivalere all'ingresso in Parlamento

La vera partita è adesso, più che il 25 settembre. Una legge elettorale poco comprensibile e il taglio dei parlamentari stanno provocando la lotta decisiva per l’elezione al prossimo Parlamento in questi giorni e non alle urne, con ulteriore deperimento del valore democratico delle elezioni. Perché i partiti politici hanno già un quadro più o meno preciso dei seggi che conquisteranno e dove, in base a sondaggi e previsioni. E quindi stabilire chi si candida dove assume una valenza ancora maggiore che in passato.

È proprio per questo motivo che, a cinque giorni (scadenza 22 agosto) dal deposito in Corte d’Appello delle liste dei candidati in corsa alle Politiche del 25 settembre, non c’è ancora nulla di ufficiale sul fronte centrodestra, cioè lo schieramento strafavorito dai pronostici in Molise: ieri si è riunito l’ufficio di presidenza di Forza Italia, come ha fatto sapere lo stesso leader azzurro, Silvio Berlusconi. Ma di decisioni, nomi e spartizioni dei collegi nella coalizione prima nei sondaggi non c’è traccia. Almeno a microfoni accesi.

Lo confermano tutti i coordinatori molisani dei principali partiti di coalizione: Annaelsa Tartaglione (Fi), Filoteo Di Sandro (Fdi) e Michele Marone (Lega) restano con le bocche cucite, anzi, cucitissime. Temono, ed è comprensibile, di dover smentire se stessi dato che la situazione è particolarmente fluida oltre che identica per Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia.

Saranno le segreterie nazionali a sciogliere i nodi su un puzzle difficile da comporre alla luce della riforma che ha tagliato i parlamentari e ridotto il numero di fortunatissimi che potranno strappare un seggio alla Camera e al Senato. Le prossime 48 ore dovrebbero essere decisive per capire chi la spunterà. Le ultime indiscrezioni davano per possibile l’assegnazione del posto all’uninominale della Camera ai partiti centristi (Unione di Centro/Coraggio Italia e Noi con l’Italia/L’Italia al centro), mentre al Senato il posto dovrebbe andare a Fratelli d’Italia. Ma la partita è apertissima, sia per quei due posti che per i candidati al proporzionale.

Non sono ancora ufficiali neppure i risultati delle parlamentarie del Movimento 5 Stelle che vedevano 16 molisani in lizza. La conta di chi ha dato la disponibilità non è ancora terminata nonostante si tratti di una votazione online a cui hanno partecipato 50mila iscritti. La difficoltà maggiore sarebbe per l’assegnazione delle preferenze che riguarda oltre 2000 persone suddivise per circa 60/70 collegi tra Camera e Senato. Entro questa sera o al massimo domani si dovrebbe conoscere la rosa in corsa alle prossime elezioni nei quattro posti in Molise fra maggioritario e proporzionale di Camera e Senato.

E se nel centrosinistra i nomi sono praticamente ufficiosi con Cerroni e Facciolla alla Camera, Gianfagna e Cecere al Senato, anche nel cosiddetto Terzo Polo non ci sono certezze.

Dopo la rottura con il Pd, Azione non ha ancora formalizzato le candidature decise col nuovo alleato Matteo Renzi di Italia Viva. Nella giornata di oggi il partito di Carlo Calenda potrebbe sciogliere il nodo sulle candidature ma è chiaro che il tandem con Italia Viva condizionerà le rispettive scelte.

In Molise c’è stata una discreta disponibilità fra simpatizzanti e iscritti ad Azione: oltre al segretario regionale Luigi Valente, già sindaco di Vinchiaturo, sono pronti a correre alle elezioni anche Carla Giammaria (medico in pensione al Cardarelli dove ha lavorato nel reparto maternità ed era anche responsabile della prevenzione oncologica), gli avvocati venafrani Vittoria Lucente Forte e Greta Giannini, la commercialista termolese Giovanna Totaro, il consigliere di Roccasicura Guido Sfera e il medico di famiglia Ernesto La Vecchia di Campobasso.

Per Italia Viva il nome più gettonato resta quello di Giuseppina Occhionero, parlamentare uscente che ha già dato la propria disponibilità a riprovare la corsa a Montecitorio.

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