La sentenza

Mazzata Campobasso: ricorso respinto per la Lega Pro. Nulla da fare nemmeno per la D

Durissima la sentenza dei giudici amministrativi che di fatto mette una pietra tombale sul calcio nel capoluogo. Nessuna possibilità di ripartire dall’Interregionale. Nulla da fare per il Teramo: confermata l'esclusione dal calcio professionistico. Al posto dei Lupi la Torres

La sorpresa, la notizia clamorosa non è arrivata. Il Campobasso viene bocciato anche dal Tar del Lazio e deve dire addio alla serie C. Durissima la sentenza dei giudici del Tribunale amministrativo che hanno detto chiaro e tondo che nel professionismo, almeno per ora, non c’è posto per i rossoblù. Che non avranno la possibilità di ripartire dalla serie D. La sentenza è una pietra tombale per il calcio cittadino ad un certo livello.

LA SENTENZA DEL TAR LAZIO

Anche per il Tar Lazio, che aveva concesso la sospensiva che aveva fatto sperare i tifosi rossoblù, è stato decisivo il mancato pagamento dei debiti tributari e dell’Iva nel triennio 2019-2021.

Nella sentenza i giudici evidenziano che alle “irregolarità (riscontrate) da parte dell’Agenzia delle Entrate” la società rossoblù “non ha dato seguito né con l’integrale corresponsione delle somme dovute all’atto della ricezione delle stesse né ponendo in essere ritualmente e tempestivamente la procedura di rateazione”. In pratica, tutto il contrario di quanto sostenuto dal presidente Mario Gesuè che ha la responsabilità di aver fatto sparire il calcio a Campobasso, nonostante le rassicurazioni offerte anche al sindaco Roberto Gravina. 

Non sarà possibile disputare nemmeno la serie D: la società rossoblù non ha fatto richiesta, come si legge nella sentenza. “Non può essere accolta la pretesa, avanzata in via subordinata, di ammissione al campionato di serie D – scrivono i giudici – per carenza di attualità dell’interesse della parte sul punto, non essendo neppure stata avviata la relativa procedura”.

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La delusione è cocente, molti si erano già rassegnati, tanti altri speravano nel colpo di coda. Purtroppo la forma ha prevalso sulla sostanza: i debiti Iva andavano pagati, al di là degli avvisi bonari e delle cartelle esattoriali. Non ha retto, almeno per il reintegro in C, la tesi difensiva dello studio Di Cintio-Ferrari. E così è stato confermato il verdetto già arrivato da Covisoc, Figc e Collegio arbitrale del Coni.

Respinto anche il ricorso del Teramo che non potrà ripartire nemmeno dalla D. Le ripescate sono ufficialmente la Fermana e la Torres. Domani saranno composti i gironi della Lega Pro, tra due giorni saranno ufficializzati i calendari. 

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