Termoli

#laMelonisuiBarconi, protesta pacifica dei giovani: “Vogliamo i trabucchi, non le scorie nucleari”

La leader di FdI, oggi a Termoli per la campagna elettorale, smentisce quanto affermato stamane da Bonelli sulla presunta mappa delle centrali nucleari tra cui ci sarebbe anche la cittadina adriatica. "Non conosco affatto questa mappa". Sul lungomare anche un sit-in di protesta di giovani contrari alle politiche del partito di Giorgia Meloni e del centrodestra. "Questa classe dirigente non rappresenta i nostri interessi"

Non c’erano solo i giovani che ‘osannavano’, con tanto di bandiere e magliette a tema, Giorgia Meloni. Oggi a Termoli c’era anche un’altra faccia di giovani, quella del dissenso. “Il nostro è un sit-in di protesta assolutamente pacifico”.

L’idea è nata da 4 di loro in un bar e quella di oggi è stata solo una prima manifestazione. Il nome (LaMeloniSuiBarconi) è un chiaro riferimento a quello che è uno dei cavalli di battaglia del partito con la fiamma tricolore (e di altre forze del centrodestra), ma il no alle politiche del partito che ambisce ad esprimere il futuro premier non riguarda solo l’immigrazione.

“Vogliamo essere cittadini attivi, smuovere le coscienze, e intendiamo far evolvere tutto ciò verso qualcosa di più grande”. Un dissenso per far sentire la voce dei giovani, “perchè riteniamo che la trattazione di molti temi, da quelli sociali a quelli economici fino a quelli ambientali, non sia adeguata alle nostre esigenze, alla nostra idea di futuro”.
È una critica che va al di là di Giorgia Meloni e del partito che guida, quel Fratelli d’Italia che secondo tutte le previsioni sarà quello più votato nella imminente tornata elettorale. “È un discorso più ampio che investe tutta la classe dirigente”.

Si sono dati appuntamento oggi e per riconoscersi hanno indossato qualcosa di giallo. E hanno preparato insieme una serie di cartelli colorati. I temi messi sul cartoncino sono tanti e vanno dal no alla flat tax, considerata iniqua, a quello del femminismo (“Essere donna non ti rende femminista”) anche ieri sollevato dalla leader di Fdi che ha dichiarato alla rivista ‘Chi’ che se eletta non rinuncerà a sua figlia (che ha 6 anni) e a riguardo ha fatto riferimento a due delle donne più potenti d’Europa. “Le donne si organizzano sempre. Basta guardare Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, che ha sette figli, o Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, che sta crescendo quattro maschi”.

Ma a cuore a questi ragazzi, poco più che diciottenni nella maggior parte dei casi ma con un’idea già chiara del ruolo che vogliono ritagliarsi nella società e anche nel piccolo Molise, c’è la questione climatica. “Vogliamo trabucchi non le scorie” ed è perentorio il loro No all’energia proveniente dal nucleare. Tema oggi più che mai all’ordine del giorno, a seguito delle dichiarazioni del leader del partito dei Verdi che ha inteso ‘smascherare’, con una sorta di operazione verità, la volontà di Carlo Calenda e del Centrodestra.

Termoli, assieme ad altre tredici città italiane, ospiterà una centrale nucleare. Questo quanto dichiarato da Angelo Bonelli (Europa Verde) con la rivelazione del presunto piano di costruire impianti nucleari di ultima generazione. “Un programma da 280 milioni di euro”, ha osservato Bonelli. Oltre alla città adriatica molisana, le altre centrali dovrebbero essere costruite a Torino Vercellese, Caorso, Monfalcone, Chioggia, San Benedetto del Tronto, Brindisi, Palma di Montechiaro, Scansano Jonico, Garigliano, Borgo Sabotino, Montalto di Castro, Scarlino, Oristano.

“Non lo sapevo, non c’è alcuna mappa, lo apprendo ora. Ringrazio Bonelli che mi sta fornendo la mappa delle centrali che vorremmo realizzare”, ha commentato la leader di Fratelli d’Italia rispondendo alle domande dei giornalisti prima del comizio al lido ‘La Lampara’. “Credo che l’Italia debba avere la sua indipendenza energetica. E in particolare penso che il Sud possa essere un hub ideale per l’approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili perchè qui c’è un clima ideale e per la distribuzione delle fonti energetiche che arrivano dall’estero. Inoltre, abbiamo il geotermico e la più antica centrale nucleare d’Europa che possiamo implementare. Non c’è una mappa, ma credo che sul nucleare vada fatta una valutazione concreta perché la tecnologia sta andando avanti molto velocemente e, col nucleare di quarta generazione alle porte, rischiamo di attivare una tecnologia vecchia. Io non ho pregiudizi ideologici ma dobbiamo capire quali sono le fonti energetiche che ci servono per essere indipendenti dal punto di vista energetico”.