Politiche 2022

Il Pd: “I temi per recuperare nei sondaggi. Dal centrodestra gli stessi bidoni da 20 anni, schierano fascisti”

I democratici convocano gli alleati della coalizione in corsa alle Politiche del 25 settembre per "aprire il dibattito e mettere al centro i problemi del Molise", spiega il segretario del Pd Vittorino Facciolla. Siluri da Vincenzo Notarangelo (Sinistra Italiana): "Propongono gli stessi nomi da 20 anni e si sentono già vincitori, ma sono arroganti". E riferendosi a Fratelli d'Italia affonda: "Hanno lasciato la fiamma tricolore nel simbolo". Cerroni replica a Patriciello

I sondaggi ci dicono che siamo in ritardo, ma con le ottime candidature messe in campo, con i programmi e la capacità di guardare a tutto l’elettorato potremmo recuperare il terreno”. Il segretario regionale del Partito democratico Vittorino Facciolla, candidato sul proporzionale alla Camera assieme a Caterina Cerroni, cerca di dare una scossa alla coalizione riunita a Campobasso poche ore dopo la convention di Forza Italia. “Non scadiamo in polemica con chi non è molisano”, taglia corto riferendosi ai candidati ‘paracadutati’ in Molise, ossia Lorenzo Cesa e Claudio Lotito, ieri in Molise. “Non c’era il presidente Toma? Non so se era volutamente assente – aggiunge – ma nel centrodestra è in corso una guerra tra bande: basta leggere le dichiarazioni di Filoteo Di Sandro dopo le candidature, l’atteggiamento defilato (per usare un eufemismo) di Micone e Niro. Arriverà un redde rationem, non so se prima o dopo il voto. Ma non interessa, noi pensiamo a spingere la nostra proposta politica”.

Più dure le parole di Vincenzo Notarangelo, ex sindaco di Larino e segretario della Sinistra Italiana: “Dall’altra parte ci sono i fascisti” e “un partito che non ha tolto la fiamma tricolore dal simbolo”, accusa riferendosi a Fratelli d’Italia. “Sappiamo che stiamo affrontando una partita complessa, ma dall’altra parte – insiste – viene presentata un’offerta che è la stessa da 20 anni, in pratica lo stesso ‘bidone’. Nel centrodestra c’è l’arroganza di chi si sente già vincitore. Noi proponiamo un’offerta diversa e senza candidati paracadutati”. Quindi, insiste Notarangelo, “dal Molise deve partire il riscatto. Chi ha pensato che molisani siano delle pecore che voteranno candidati ineleggibili si sbaglia: i molisani vogliono essere rappresentati a Roma”.

La coalizione di centrosinistra quindi si riunisce per “discutere e aprire il dibattito sui temi prima di presentare i candidati, vogliamo scrivere con gli ordini professionali, i sindacati e la società civile un pezzo di programma che coniugato con quello nazionale possa aiutarci a uscire dalle secche in cui si trova il Molise”, spiega sempre Facciolla.

Un confronto di coalizione allargato dunque ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali e professionali, oltre che con gli alleati Alleanza Verde Sinistra, +Europa (rappresentata da Giuseppina Di Stasi) e Impegno civico di Luigi Di Maio. Gremita la sala dell’hotel Rinascimento in cui assieme ai candidati della coalizione alle politiche del 25 settembre, ci sono molti volti noti del centrosinistra molisano come il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Micaela Fanelli, il presidente dem Antonio Pardo D’Alete, amministratori nei vari comuni regionali (l’ex sindaco di Campobasso e attuale consigliere di minoranza Antonio Battista, l’assessore al Comune di Isernia Maria Teresa d’Achille, il consigliere venafrano Stefano Buono), e poi gli ex assessori regionali Carlo Veneziale e Pierpaolo Nagni.

Nagni e Veneziale

E ancora: Oscar Scurti e Maria Chimisso della Federazione Pd Basso Molise, Andrea Vertolo (segretario Pd Medio Molise), Manuela Vigilante, Nicola Messere, Antonio D’Ambrosio, l’ex presidente della provincia di Isernia Lorenzo Coia. Diversi gli esponenti della società civile come l’avvocato Pina Cennamo e il dottor Gennaro Barone. Tra i sindacalisti il segretario della Cgil Paolo De Socio, il segretario della Fials Carmine Vasile e il numero uno della Uil Molise Tecla Boccardo.

A margine dell’assemblea, intervistata da Primonumero, la candidata sul seggio proporzionale alla Camera Caterina Cerroni replica anche all’europarlamentare Aldo Patriciello. “Io non conosco il Molise perchè vivo a Roma? Si sbaglia, provenire da Agnone mi consente di conoscere tutti i problemi della viabilità e delle infrastrutture delle aree montane. Il mio impegno di sette anni, abbinato alla giovane età, parla da solo”. Poi punzecchia velatamente sui candidati ‘paracadutati’ di Forza Italia: “La scelta di candidati che non sanno nemmeno come si arriva nel nostro capoluogo può darci una mano”. E ancora: “La nostra lista Italia Democratica e progressista è rappresentativa di tutti i territori del Molise e delle varie anime politiche, sensibilità e interessamento ai diritti”.

 

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