I numeri

Turismo in Molise nel 2022: calo nelle aree interne, dati positivi sulla costa

L’assessore Cotugno spiega che “in 4 anni sono stati investiti 100 milioni su turismo e cultura e il territorio risponde alla grande”. Quello del turismo deve restare un settore strategico: “Investire sempre di più sulle aree interne, sui borghi, sui paesi, sui prodotti e sulle persone soprattutto che fanno il turismo per alzare l’asticella dell’accoglienza”.

Il Molise deve puntare tutto (o quasi) sul turismo. È una via da percorrere in modo obbligato, un sentiero per certi versi ancora inesplorato e per questo fertile di buoni frutti. I numeri degli ultimi anni sono sicuramente quanto meno confortanti, spinti in alto dalla pandemia ma anche dall’offerta che migliora sul territorio.

L’assessore regionale al turismo, Vincenzo Cotugno, ha snocciolato dei numeri che possono dare l’idea degli investimenti, anche se siamo solo all’inizio di un percorso che deve durare negli anni per recuperare il terreno perduto. “Il bando ‘Turismo è Cultura’ ha finanziato 100 progetti. Siamo veramente soddisfatti della grande risposta del territorio, la Regione sta investendo molto sul turismo e sulla cultura”.

Quanto e come si è investito? “In quattro anni sono stati investiti 100 milioni di euro su turismo e cultura. Possiamo partire dal bando sulla micro-ricettività alla ristrutturazione degli alberghi, e ancora i borghi, l’architettura rurale oltre ai bandi Turismo è Cultura. La Regione ci crede, è un settore che può e deve essere il grande volano di sviluppo futuro del Molise”.

vincenzo cotugno

E nell’estate del 2022 cosa sta succedendo? Beh, un calo rispetto al 2020 e al 2021 c’è stato: “I dati sono estremamente positivi per quanto riguarda la costa, qualche leggero calo è stato registrato nelle aree interne – prosegue Cotugno –. Ma è fisiologico su tutto il Paese perché una volta che si è riaperto il turismo anche verso l’estero va da sé che si perde una percentuale di quel turismo domestico che abbiamo avuto nel 2020 e nel 2021”.

Bisogna aggiungere che “le flessioni in Molise sono molto inferiori rispetto al resto d’Italia, per cui non è una consolazione ma uno stimolo per investire sempre di più sulle aree interne, sui borghi, sui paesi, sui prodotti e sulle persone soprattutto che fanno il turismo. Le persone che ricevono, accolgono, bisogna alzare sempre di più l’asticella tutti insieme”.

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