Sanità

Malati covid, Usca riattivate per 3 mesi: Toma annuncia avviso per reclutare medici e infermieri

Vertice con struttura commissariale e Asrem, il governatore-commissario: "La prossima settimana sarà pubblicato un nuovo bando, gli interessati potranno rispondere alla manifestazione d'interesse". Previste tre postazioni con tre squadre che visiteranno i pazienti a casa

Un avviso per reperire il personale sanitario e ricostituire le Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale composte da un medico e un infermiere. Parliamo di operatori che hanno visitato i malati covid a domicilio evitando di sovraccaricare ulteriormente l’ospedale. Le Usca non esistono più dallo scorso 30 giugno, giorno in cui è stato interrotto il servizio non solo il Molise, ma tutta Italia. Saranno ripristinate per altri tre mesi.

E’ la risposta alla valanga di polemiche che da giorni piovono sul governatore-commissario alla sanità Donato Toma e sul direttore generale dell’Asrem Oreste Florenzano, contro i quali hanno puntato il dito oppositori politici e non (la Lega ha chiesto l’intervento del governo Draghi tramite il leader Matteo Salvini), associazioni (Cittadinanzattiva ad esempio) e rappresentanti di categoria (l’Ordine dei Medici di Isernia) che hanno lamentato la cancellazione di un servizio prezioso nel periodo in cui si sta assistendo alla recrudescenza del virus che si avvicina al picco. Sono in aumento i contagi, sono in ascesa i ricoveri: all’ospedale Cardarelli di Campobasso – hub regionale della cura del covid – è stato allestito di nuovo il quinto piano perchè in Malattie Infettive i posti letto sarebbero al limite.

Toma Tiberio Florenzano ph regione Molise

“Dopo una riunione con la struttura commissariale e il direttore sanitario dell’Asrem ci siamo determinati nella necessità di individuare tre postazioni Usca. La prossima settimana sarà pubblicato un nuovo bando, il personale sanitario interessato potrà rispondere alla manifestazione d’interesse. Mi sono relazionato anche con altri presidenti di Regione e mi sono accorto che questo è un problema comune”, le parole che il governatore ha rilasciato a Teleregione. “Le Usca lavoreranno per tre mesi e consentiranno di assistere a domicilio i pazienti covid in questo periodo estivo”. Poi dovrebbero subentrare le Uca, Unità di continuità assistenziale, come annunciato dal dg Florenzano.

Malati covid, addio alle Usca per le cure a casa. Dg Asrem: “Attiveremo 3 Unità per assistenza territoriale”

Probabilmente se ne saprà di più lunedì 11 luglio, giorno in cui si svolgerà il Consiglio regionale. In Aula sarà presentata l’interrogazione del consigliere regionale M5S Angelo Primiani. Ma anche il Pd con il capogruppo Micaela Fanelli incalza Toma: “Il presidente Toma nonché commissario ad Acta, parrebbe averci messo una pezza, tardiva e non sappiamo se efficace. Oggi arriva la notizia che si sono accorti dell’assenza delle Usca. Parrebbe che verranno ricostituite (solo) per altri tre mesi. La prossima settimana sarà pubblicato un avviso pubblico per selezionare tre medici e tre infermieri per ogni distretto sanitario”, commenta in un post il capogruppo dem. Che accusa: “Non è più ammissibile che in questa Regione la sanità, soprattutto dopo due anni di Covid, venga gestita con rimedi dell’ultimo minuto e con una totale assenza di programmazione a medio e lungo termine. Di questo problema ne avevo già parlato unendomi alle richieste rivolte innnazitutto al Governo nazionale. Ma la segnalazione arrivata da tanti a livello regionale aveva ragione di essere, in quanto altre regioni che si sono trovate in difficoltà hanno trovato una soluzione immediata e duratura. Toma come sempre, ha preso questa decisione dopo che in molti e anche la stampa locale, sempre attenta a queste problematiche, hanno messo in evidenza il problema”.

Fanelli non nasconde la sua preoccupazione anche per il progressivo aumento dei pazienti covid nell’ospedale di Campobasso: “Ieri – dice – è arrivato l’ordine di riorganizzazione del quinto piano del Cardarelli. C’è qualcuno alla plancia di comando che sta gestendo in modo sistemico questa ulteriore ondata? Dalla vicenda Usca, nonché dalle altre vicende (vedi 118), parrebbe proprio di no”.

(foto Facebook)

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