Gli effetti della sanità a pezzi

Gravissimo 61enne con infarto. A Termoli manca il tecnico, trasferito a Campobasso dopo 4 ore

Si tratta di Demetrio Luzzi, arrivato al San Timoteo con infarto in corso. La coronarografia non si può fare anche se c'è il cardiologo emodinamista perché manca il tecnico radiologo, tagliato con le reperibilità estive

È in condizioni gravi un 61enne di Termoli colpito da infarto la scorsa notte e trasferito nel capoluogo a causa della carenza di medici nell’ospedale del Basso Molise. Si tratta di Demetrio Luzzi, 61 anni, storico e conosciutissimo tabaccaio termolese, che ha avuto un malore e in seguito a un primo ricovero al San Timoteo di Termoli, è stato trasportato in ambulanza dopo diverse ore al Cardarelli, a causa dei noti tagli alla sanità molisana che hanno impedito di effettuare la procedura d’urgenza direttamente a Termoli.

Il 61enne è giunto nell’ospedale di viale San Francesco attorno alle 3 in condizioni serie. I medici del San Timoteo hanno capito subito che in base alle sue condizioni il 61enne aveva bisogno di una coronografia trombolisi ma sebbene ci fosse disponibile un emodinamista, mancava il tecnico di radiologia adibito a Emodinamica per effettuare l’esame.

Per una procedura salvavita del genere occorrono infatti un medico, due infermieri e un tecnico ma questa figura di notte non c’è più al San Timoteo. Questo a causa della riorganizzazione delle reperibilità per l’estate che ha portato a ulteriori tagli di infermieri e autisti oltre che de tecnico di sterilizzazione, sempre nel turno di notte. Da tempo inoltre il servizio di Emodinamica della Cardiologia di Termoli non è coperto H24 su tutti i turni, proprio per carenza di personale.

Tutto questo ha fatto perdere tempo prezioso per una procedura d’urgenza come quella richiesta da un infarto. Il tabaccaio, personaggio molto noto e conosciuto in città grazie alla storica attività che si trova sul tratto finale di Corso Nazionale, è arrivato al Cardarelli soltanto attorno alle 7 del mattino. È stato subito intubato e trasferito in Cardiologia in stato comatoso. Le sue condizioni sono critiche.

Purtroppo la sua vicenda conferma le gravissime carenze della sanità pubblica in Basso Molise e i rischi altissimi in caso di infarto soprattutto in determinate ore del giorno. 

Sotto accusa, ancora una volta e a pochi giorni dal caso del decesso di uomo col Covid in attesa di un trasferimento a Campobasso che non è arrivato in tempo, l’organizzazione dell’ospedale San Timoteo disposta dall’Asrem, che questa volta ha tagliato per questioni organizzative le reperibilità facendo venire meno delle figure che si rivelano strategiche e determinanti nei casi di infarto, come quello che ha investito Demetrio Luzzi.

I casi di infarto che richiedono determinate procedure salvavita non possono essere trattati a Termoli tra le 21 e le 8 del mattino, quando il tecnico diurno comincia la giornata. Ancora una volta proprio le patologie tempo dipendenti sono investite in pieno da una organizzazione che presenta troppe falle.

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